Adrano – Edifici fatiscenti in via della Regione: intervenire subito. “Ecco 4 nostre proposte”

in Comunicati Stampa di

Sono stati costruiti anni fa ma oggi versano nell’assoluto degrado gli scheletri in cemento armato realizzati da tempo immemore a ridosso delle case popolari in via Della Regione ad Adrano.

E’ la nuova denuncia dell’Associazione Culturale Symmachia di Adrano e Biancavilla che ha realizzato un dossier fotografico disponibile già on line al sito www.symmachia.it

L’Associazione Symmachia ha fatto diversi sopralluoghi per denunciare l’assoluto degrado, con immondizia di tutti i tipi, e lo stato di abbandono in cui versano le fatiscenti strutture in cemento armato, che rappresentano una delle tante incompiute del nostro territorio e nello stesso tempo un serio pericolo per i bambini che, superata la fatiscente rete di recinzione, si recano per giocare. Alla denuncia si aggiungono, però, 4 proposte che l’Associazione di Adrano e Biancavilla ha già formulato:

  1. 1. è doveroso imporre ai proprietari degli immobili di rifare e completare la struttura;
  2. 2. scegliere la strada della demolizione degli scheletri, così come avvenuto per la Chiesa Madre, in modo da recuperare spazi da mettere a disposizione del quartiere;
  3. 3. trasformare la struttura utilizzando i fondi europei per la riconversione e la riqualificazione degli immobili esistenti.
  4. 4. affrontare il problema in tempi brevi con l’Ufficio tecnico del Comune e con l’Associazione degli Architetti “Laboratorio Simeto” in modo da coinvolgere la città e il quartiere, così come avvenuto per via Roma, per capire quali interventi è possibile fare in quell’area.

 

“Crediamo indispensabile la riqualificazione di questa area importante di via Della Regione – spiegano i componenti dell’Associazione Symmachia – il cittadino ha il diritto di riappropriarsi dei luoghi della città affinché sia possibile dare una impostazione diversa agli spazi e alla qualità di vita del quartiere. Symmachia farà la sua parte individuando, anche con il supporto di fotografie, tutte le aree della città, gli spazi da utilizzare, da riconvertire, da trasformare e da mettere a disposizione di tutti i cittadini dei tanti quartieri di Adrano”.

 

Adrano, 7 ottobre ’10