“Acoset restituisca i soldi della non depurazione”

Nuova iniziativa dell’Associazione Culturale Symmachia di Adrano e Biancavilla sul fronte del malfunzionamento dei sistemi di depurazione.
Riflettori ancora puntati su Adrano dove il servizio idrico e di depurazione è stato affidato, nel 2003, ad Acoset, di cui proprio il Comune di Adrano è il maggiore azionista.
“Che fine hanno fatto – chiedono i componenti di Symmachia – i soldi della (non)depurazione che devono essere restituiti ai cittadini di Adrano?”
Un manifesto è stato affisso per le vie della città, sollecitando il Sindaco e il Consiglio comunale, organi istituzionali che rappresentano i cittadini, a spiegare alla città se ed in che modo Adrano è allacciata al depuratore e a pretendere rispetto per le tasche della gente.
Ma l’Associazione Symmachia interroga anche l’Assessore Provinciale all’Ambiente proprio per le Aree Protette “dimenticando per un attimo che lo stesso Assessore – paradossalmente – è anche Delegato Acoset del Comune di Adrano”.
La città, così come tutto il comprensorio etneo, aspetta risposte non solo per la tassa di depurazione che, secondo le norme vigenti, andrebbe restituita ai cittadini che non godono della depurazione, ma anche e soprattutto sui livelli di inquinamento della Valle del Simeto, Sito di Interesse Comunitario, del fiume stesso dove scorrono schiuma e liquami e sui relativi rischi per la salute pubblica.
Adrano, 29/01/2010