Spazzatura e sporcizia dovunque, aiuole fatiscenti, lampioni distrutti, alberi avvelenati e fontanella continuamente danneggiata. Adesso, anche le panchine in legno sono state sradicate e gettate negli angoli della piazza. Una è stata abbandonata pure davanti l’ingresso della chiesa.
Si è svegliata così oggi piazza Annunziata, la storica piazza del centro del paese, simbolo insieme a piazza Falcone-Borsellino del degrado dilagante in cui versa Biancavilla.
Incivili in azione per danneggiare un bene pubblico: zero controlli e scarso interesse a mettere fine ad un problema che, come ripetono diversi residenti della zona, è stato più volte segnalato, nelle scorse settimane, all’Amministrazione comunale.
Nulla si muove, nonostante impegni e promesse puntualmente non rispettate.
Nessun rispetto per il Monumento dei Caduti che, del resto, ha caratterizzato la storia della piazza: e pensare che qualche politicante locale, appena un anno fa, aveva addirittura proposto di spostare chissà dove il Monumento dei Caduti, quasi fosse diventato un ostacolo per la “movida” del week end. Roba da matti: la proposta – dopo pure le nostre segnalazioni – fu bocciata dal Consiglio comunale.
In realtà, parlare di “movida giovanile” come causa di tutti i mali di piazza Annunziata sarebbe esagerato, soprattutto per quei tanti ragazzi perbene che frequentano un bene della città nel rispetto dei luoghi. In realtà, sono pochi balordi, spesso ubriachi, che agiscono indisturbati.
Così, questi incivili possono permettersi di tutto. Automobili e scooter bloccano l’accesso a via Giuseppe Tamo da Brescia e nessuno si preoccupa di liberare una via pubblica.
A nulla servono gli slogan immancabili, annunciando falsi provvedimenti risolutivi: non ha senso emanare ordinanze sindacali per vietare la vendita di bottiglie di bibite e bevande analcoliche se non si fa nulla per verificare il rispetto delle ordinanze.
Del resto, basta vedere l’infinita di bottiglie di birra e bicchieri sparsi dovunque.
“Non ci sono controlli e non c’è rispetto per chi vive qui, sia anziani che famiglie. – dice una signora che vive vicino la chiesa Annunziata – Alcuni giovanotti hanno fatto pipì sul portone della mia abitazione e sono stata costretta a mettere una ringhiera davanti l’ingresso di casa”.
Per non parlare delle auto dei residenti della zona costantemente danneggiate.
Nei mesi scorsi erano stati avvelenati gli alberi secolari – almeno così era stato ipotizzato – forse perché le foglie davano fastidio a qualcuno. Chissà.
Perché chi amministra non pensa a realizzare un coordinamento, una “cabina di regia” con Vigili urbani, Forze dell’Ordine e specifiche realtà di controllo che esistono in paese?
Più comodo vivere nell’immobilismo.
Foto di: Ornella Spalletta, Giuseppe Ranno, Bruno Rametta
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