Adrano nell’occhio del ciclone di Striscia la Notizia.

“Cominceremo a morire il giorno in cui resteremo silenziosi di fronte alle cose che contano.”
(Martin Luther King)
di Antonio Cacioppo
L’ipocrisia è la costante scritta nel dna della maggior parte dei politici di Adrano. Non si scoprono mai, giocano di rimessa, rispondono solo se chiamati in causa, prima guardano, poi fiutano l’aria e si comportano di conseguenza, si credono furbi… politici appunto.
Si acquattano per sfruttare a loro vantaggio ogni situazione, perché sono convinti che la gente non sia capace di capire le loro strategie, infatti per loro le persone non sono niente, sono poca cosa, ecco perché i politici ostentano prepotenza verso i cittadini, salvo poi trasformarsi in servi di fronte ai potenti.
Ma andiamo ai fatti.
Ad Adrano appaiono carte da morto per una persona che morta non è. Reazione? Nessuna. Silenzio per 24 ore, 48 ore, fino a quando non arriva in paese Striscia la Notizia.
Contemporaneamente i giovani di Adrano si mobilitano sui social in maniera spontanea, organizzano riunioni (dentro cui in maniera maldestra cercano di “imbucarsi” alcuni politici, senza riuscirci).
Il vuoto e il silenzio iniziale viene colmato paradossalmente da una trasmissione televisiva e, soprattutto dal moto sincero dei ragazzi adraniti che organizzano una manifestazione su cui molti avrebbero voluto mettere il cappello.
A quel punto ai politici sornioni, che comprendono di non avere più scampo, scatta in loro, inesorabile, il riflesso condizionato dell’ipocrisia trasbordante, e giù un’orgia di dichiarazioni, di comunicati stampa, interviste:
-hanno leso l’onorabilità della città ;
-hanno fatto passare un messaggio sbagliato;
-fuoco e fiamme contro la Petyx;
Come se il problema non fossero i manifesti e il loro messaggio inquietante, ma Striscia la Notizia. La classica operazione ipocrita di chi vuol distogliere l’attenzione da un fatto gravissimo per addossare la colpa ad altri.
“Quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito.”
Si badi bene tutta l’orgia della indignazione “pelosa” si è avuta soltanto e solo dopo che gli avvenimenti li hanno travolti, soltanto dopo che Striscia la Notizia è venuta ad Adrano e soltanto dopo che i social hanno prodotto una vera e propria rivolta morale. Solo a questo punto, come per magia, diventano tutti portatori di valori di legalità, si riempiono la bocca con dichiarazioni di antimafia.
Antimafia? Ma di quale antimafia stiamo parlando?
-Forse l’antimafia di coloro i quali non fanno politica ma vivono di politica?
-Forse l’antimafia di coloro i quali hanno avuto vantaggi personali, familiari, amicali, dalla politica?
-Forse l’antimafia di coloro i quali si riempiono la bocca di ETICITA’ e nel frattempo hanno fatto e fanno carriera professionale con la politica?
-Forse l’antimafia di coloro i quali praticano il clientelismo come un modo normale di comportamento politico?
-Forse l’antimafia di coloro i quali sono disposti a vendere i loro compagni di squadra e la loro dignità morale pur di arrivare alla poltrona?
Davanti a noi un quadro deprimente a causa di una progressiva discesa verso l’abisso della perdita dei valori, un quadro che ci può costringere ad assuefarci con apatica rassegnazione.
Poi all’improvviso arrivano scintille di speranza.
Dopo le false indignazioni, arrivano quelle vere. Dopo le false condanne, arrivano quelle vere.
Giovani, badate bene, quelli autentici, si rivoltano:
-Contro la rozzezza e la mancanza di cura, attenzione, sensibilità verso gli altri;
-Contro l’inadeguatezza di chi governa non avendo come fine il bene comune;
-Contro la noia, la superficialità , l’incapacità di ragionare e capire le cose;
-Contro il servilismo;
-Contro la criminalità e la paura che ne deriva;
– Contro l’indifferenza che porta ad un angosciante nichilismo che determina la perdita della generosità, della libertà, del rispetto per il prossimo.
Giovani che si esprimono con giudizi taglienti, con capacità d’analisi, con trovate creative tipiche della loro età e smascherano il gioco di certi politici, smontano il giocattolo della loro ipocrisia, reagiscono, discutono, agiscono.
Loro sì che sono i portatori della legalità, dei valori più autentici dell’antimafia.
Non ci resta che alzare la testa e scrutare l’orizzonte per seguire queste scie luminose che prima o poi riusciranno a farci lasciare alle spalle questo squallore.