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Il frutto oscuro del lavoro nero: da Adrano la legge anticaporalato

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E’ trascorso qualche anno dalla realizzazione del docum-film realizzato dal filmmaker Francesco Giangreco, con voce narrante di Pamela Farinato, su impulso del segretario della Uila-Uil di Adrano Nino Lombardo e del presidente dell’Associazione Culturale Symmachia Angela Anzalone. E oggi si raccolgono i frutti. Quelli positivi, che danno forza al territorio e che lasciano sperare. Sì, perché dalla proiezione del documento filmato, tra braccianti agricoli e campagne di Adrano, il segretario nazionale della Uila, Stefano Mantegazza, è rimasto particolarmente sorpreso, al punto da stabilire la proiezione del video a livello nazionale, nei congressi del sindacato in giro per l’Italia. Ed è da Adrano che è partita l’idea della legge “anticaporalato”, approvata dal Parlamento e apprezzata particolarmente dal ministro all’Agricoltura Maurizio Martina. Un riconoscimento importante per il lavoro svolto dal mondo sindacale ad Adrano, un apprezzamento alle lotte portate avanti dai braccianti guidati da Lombardo che, proprio nei mesi scorsi, è stato eletto all’interno della Segreteria provinciale della Uila, su iniziativa del segretario regionale Nino Marino.

Adesso, si punta al marchio di qualità “ZeroCaporalato”, un’iniziativa originale e innovativa che vedrà in campo la Uila di Catania tra le aziende agroalimentari dell’Etna per certificare produzioni realizzate nel rispetto delle norme a tutela del lavoro dignitoso.

E a ricordare l’impatto decisivo del convegno di Adrano sul lavoro nero è direttamente lo stesso segretario Marino: “Fu proprio a Palazzo San Domenico di Adrano che il 25 settembre 2013 la Uila tenne un convegno da cui partì un impulso significativo per la discussione della normativa approvata lo scorso anno dal Parlamento italiano. Adesso come allora, noi riteniamo che il frutto del lavoro nero avvelena i lavoratori, le imprese, la società”.

L’iniziativa verrà sottoposta alle associazioni di categoria di Cgil e Cisl. Di questo si è discusso nel corso della riunione di Segreteria della Uila di cui fanno parte Gaetano Corbino, Nino Lombardo, Enza Meli, Angelo Oliveri, Salvatore Pinzone, Roberto Prestigiacomo e Alessandro Salamone, oltre che da Nino Marino.

Raggiunto telefonicamente, Nino Lombardo si dice particolarmente soddisfatto: “ritengo che le lotte e le proposte che provengono dai lavoratori stiano dando i frutti desiderati. Bisogna ripartire da qui. Del resto, la Uila è impegnata al fianco dei lavoratori, contro le nuove schiavitù nel settore agricolo”.

Un plauso proviene pure dall’Associazione Culturale Symmachia, così come spiega il vicepresidente Calogero Rapisarda: “occorre puntare sulle produzioni di qualità, a chilometro zero, per sostenere chi lavora con onestà e dignità, in un mercato spesso poco concorrenziale per via di chi riesce a piazzare prodotti frutto di schiavitù e lavoro nero. Bisogna scardinare questo sistema e siamo contenti che la Uila nazionale e la Uila catanese stiano perseguendo questa strada con determinazione e tenacia, come risultato positivo dell’incontro promosso dai componenti della Uila di Adrano qualche anno fa e dopo il docu-film condiviso con la nostra Associazione, video che ha riscosso un significativo successo in termini di visualizzazioni sul web”.

Sangiorgio Gaultieri, il video-intervento di Angela Anzalone: “Sindaco impugni l’atto”
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“E’ in atto un tentativo di mercificazione della Casa dei bambini “Sangiorgio Gualtieri” di Adrano. Non si può rimanere indifferenti e chi amministra la città ha il dovere morale di sapere cosa accade nella città, piuttosto che fare finta di nulla. E’ una scena che abbiamo visto già nel 2011, quando nell’indifferenza delle Istituzioni e dei partiti politici, Symmachia denunciava il declino di una struttura che ha accolto migliaia di bambini e di ragazzi di Adrano, grazie all’impegno profuso in 50 anni dalle Suore”.

E’ l’intervento di Angela Anzalone, presidente dell’Associazione Culturale Symmachia che chiede un intervento immediato del sindaco Pippo Ferrante per scongiurare la violazione dei fini testamenti dei fondatori Sangiorgio Gualtieri e la gestione privata e imprenditoriale della struttura.

“Noi volevamo realizzare una “Casa Famiglia” – dice Angela Anzalone che ricorda la sua breve esperienza in Amministrazione comunale – ciò avrebbe consentito un utilizzo pubblico della struttura e avremmo abbattuto i costi che tutt’ora il Comune sostiene per pagare le rette dei minori presso altri Enti, fuori Adrano”.

Ma la prof.ssa Anzalone ricorda anche alcuni aneddoti.

“Noi con i giovani animatori della Sangiorgio Gualtieri abbiamo raccolto migliaia di firme, abbiamo incontrato anche l’arcivescovo Gristina e si era individuato un ordine religioso per poter far tornare le suore. Da vicesindaco – sottolinea la prof.ssa Anzalone – mentre mi recavo a Palermo, all’Assessorato regionale per la Famiglia, per costituire la “Casa Famiglia”, mi veniva detto che il Sindaco pensava a trasferire il Commissariato di Polizia proprio alla Sangiorgio Gualtieri. Per non parlare di quando si è diffusa la notizia, mai smentita, della realizzazione di una beauty farm con piscina. Nell’indifferenza di tutti, compresi coloro che, soltanto oggi, si riempiono la bocca di “Sangiorgio Gualtieri”, si è consumato il declino di un grande presidio formativo e di educazione cattolica”.

Da qui l’appello della presidente Anzalone.

“Vogliamo che il Sindaco batta un colpo e si preoccupi della comunità. Chiediamo che possa impugnare l’atto e restituire una struttura che appartiene agli adraniti, scongiurando che si possa risparmiare una indecente e nauseante strumentalizzazione persino dei bambini che soffrono”.

Reportage di LA7 a Biancavilla: “città non inserita nella mappa dell’amianto”

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Come annunciato ieri da Symmachia.it, è andato in onda questa mattina su LA7 il reportage del giornalista catanese Antonio Condorelli sulla fluoro-edenite di Biancavilla, il minerale killer, simile all’amianto, che fino ad oggi ha portato a 49 decessi accertati per mesotelioma alla pleura.

Condorelli, accompagnato dal direttore di “Symmachia”, Vincenzo Ventura, ha potuto toccare con mano la realtà biancavillese, costretta a fare i conti con le fibre di amianto, rinvenute per la prima volta nel mondo proprio a Biancavilla, alla fine degli anni Novanta.

Il servizio del giornalista Antonio Condorelli, inviato di LA7, su Biancavilla

Le anticipazioni del servizio di LA7 nel servizio di Video Star del 26 novembre scorso.

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