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Politiche 2013 – risultati affluenza

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Ancora una volta Symmachia propone ai lettori una vera e propria “maratona elettorale” per seguire, in diretta, lo spoglio delle schede delle elezioni Politiche 2013 per il rinnovo del Parlamento e la composizione del nuovo Governo. Tenendo d’occhio l’evoluzione dei risutati nazionali, seguiremo con particolare attenzione i dati che provengono dai seggi elettorali di Adrano e di Biancavilla.
In queste consultazioni, la Sicilia svolge un ruolo di primo piano: i partiti si giocano in questa terra il premio di maggioranza al Senato che consentirà stabilità al Governo che si andrà a costituire.

AFFLUENZA DEFINITIVO BIANCAVILLA: CAMERA 64,18%, SENATO 64,56% 

Affluenza in Sicilia (Camera) al 66,18%

Affluenza in Sicilia (Senato) al 64,60%

Affluenza in provincia di Catania al 66,11% 

 

BIANCAVILLA – SEZIONE 11 (“Luigi Sturzo”) SENATO (definitivo):
Movimento 5 Stelle 124 voti
Pdl 72 voti
Pd 62 voti
Fratelli d’Italia: 43 voti
Mpa: 25 voti
Ingroia: 9 voti
Affluenza Nazionale: 75,19% (Precedente: 80,50%)
Affluenza Sicilia Camera: 44,90%
Affluenza Sicilia Senato: 64,60%
Affluenza Catania: 66,11

Si informano i lettori che non è possibile individuare la percentuale distinta Camera-Senato per Adrano non è possibile fornirla, dal momento che il Comune di Adrano non ha approntato tale distinzione. Per conoscere il dato definito dell’affluenza al Senato ad Adrano occorre attendere il dato di chiusura dei seggi.

Elezioni Politiche 2013 – Affluenza ADRANO

CAMERA DEI DEPUTATI 

24 febbraio 2013 – Proiezione ore 12

7,44%  –  Precedente: 8,36%

24 febbraio 2013 – Proiezione ore 19

28,85%%  –  Precedente: 34,63%

24 febbraio 2013 – Proiezione ore 22

39,74%%  –  Precedente: 52,82%

25 febbraio 2013 – Proiezione ore 15

58,41%. –  Precedente: 76,95%


Elezioni Politiche 2013 – Affluenza ADRANO

SENATO 

24 febbraio 2013 – Proiezione ore 12 

n. p.

24 febbraio 2013 – Proiezione ore 19

n. p. 

24 febbraio 2013 – Proiezione ore 22

n. p.

25 febbraio 2013 – Proiezione ore 15

58,78%

 

Elezioni Politiche 2013 – Affluenza BIANCAVILLA

CAMERA DEI DEPUTATI 

24 febbraio 2013 – Proiezione ore 12 

7,48%  –  Precedente: 7,42%

24 febbraio 2013 – Proiezione ore 19 

29,84 %  –  Precedente: 33,20%

24 febbraio 2013 – Proiezione ore 22 

44,61% %  –  Precedente: 55,69%

25 febbraio 2013 – Proiezione ore 15 

64,18 %

 

Elezioni Politiche 2013 – Affluenza BIANCAVILLA

SENATO 

24 febbraio 2013 – Proiezione ore 12 

8,50%

24 febbraio 2013 – Proiezione ore 19 

33,91 %

24 febbraio 2013 – Proiezione ore 22 

50,68% 

25 febbraio 2013 – Proiezione ore 15 

64,41%


A Biancavilla il Centrodestra si affida ai sondaggi telefonici per la scelta del Sindaco

in Bacheca/Politica di
Fra le fila del Centrodestra, a Biancavilla, c’è ancora confusione. Non si riesce a trovare un accordo solido  sul nome del candidato sindaco da presentare alle amministrative di maggio. 
Il nome doveva essere diffuso prima di Natale, poi all’indomani dell’Epifania. Adesso, tutto è stato rinviato a dopo le Politiche.
Nel frattempo, ci si organizza, ci si mobilità con uno degli strumenti che risultano più congeniali a certi ambienti del Centrodestra biancavillese: il telefono
In questi giorni, in città si parla di diversi cittadini che raccontano di aver ricevuto chiamate a sfondo politico. Viene chiesto un parere sul soggetto politico più accreditato a ricoprire il ruolo di Sindaco. Dall’altra parte della cornetta, sarebbero alcune giovani voci, di entrambi i sessi, a proporre una rosa di nomi tutti riconducibili –  chi più, chi meno, – all’area del Centrodestra: dall’ex sindaco Mario Cantarella (ex An oggi Fratelli d’Italia) all’ex vicesindaco Salvuccio Furnari (Mpa), dall’ex assessore della giunta di Centrosinistra Antonio Bonanno (ex An oggi Fratelli d’Italia) fino ad arrivare all’ex sindaco diessino Pietro Manna, la cui ricandidatura è (o è stata?) fortemente caldeggiata dall’on. Nino D’Asero, così come lo stesso deputato regionale ha confermato a Video Star. Nello stesso tempo, Manna ha sempre ribadito di considerarsi un uomo di Sinistra.
Si parla di una, al massimo due domande. Il secondo quesito sarebbe quello che riguarda il favorito ad essere eletto sindaco: ai nomi di Cantarella, Furnari, Bonanno e Manna viene aggiunto il quinto, quello del sindaco uscente Pippo Glorioso (Pd) la cui ricandidatura è già stata lanciata dalla segreteria locale e catanese del Pd e sulla quale ricandidatura dovrebbero (condizionale d’obbligo in politica, specialmente in questa delicata fase) convergere anche gli attuali alleati a livello locale Mpa e Udc.
Al momento, non si conoscono i committenti di quelle che potrebbero essere ribattezzate come le “primarie telefoniche”: coloro che pongono le domande non avrebbero fornito alcuna ulteriore indicazione.
Per molti, è evidente che la scelta di sondare il terreno proprio su quei nomi è tutta interna ad ambienti del Centrodestra. Del resto, il Pdl, in particolare, ha già usato questi strumenti in decine di altre realtà dello Stivale. Per carità, nulla da eccepire. Anzi, è sempre importante capire qual è l’orientamento della gente.
Nei mesi scorsi, era stato proprio il Pdl ad aver avviato una indagine esplorativa, sempre al telefono, sul nome del candidato sindaco di Paternò, roccaforte dell’ex ministro Ignazio La Russa. Il nome più accreditato fu quello del penalista Vittorio Lo Presti che, però, non arrivò neppure al ballottaggio. 

Si vota a maggio ad Adrano e a Biancavilla. Segreterie in fermento, questi gli scenari possibili

in Bacheca/Politica di

La data dovrebbe essere quella definita: il 26 e 27 maggio si voterà per le Amministrative in Sicilia, così come nel resto del Paese.

Nel giorno di Sant’Agata, a Catania, la Giunta di Rosario Crocetta trova la quadra, dopo le aspre polemiche dei giorni scorsi sulla decisione solitaria del Presidente della Regione di anticipare il voto al 21 e 22 aprile.

In provincia di Catania sono 26 i Comuni chiamati al voto. Fra questi anche Adrano, Biancavilla, Belpasso e Catania. Per la composizione dei primi scenari occorrerà aspettare le Politiche.

Ad Adrano, partiti e gruppi politici e civici sono in fermento. Le riunioni, pubbliche e più o meno segrete, si susseguono con ritmi incredibili. Ciò che si prospetta è una campagna elettorale infuocata, come confermano le accese discussioni e le vistose crepe che emergono, ogni giorno di più, all’interno delle segreterie politiche.

Numerose sono le indiscrezioni che circolano all’ombra del Castello. Il sindaco uscente Pippo Ferrante sarebbe in cerca di una collocazione politica.

Dopo l’addio a Fini, il Sindaco si era messo a capo di “un processo di rinascita del Centrodestra”, partendo proprio da quel Pdl berlusconiano che, dal 2008 e fino alle Regionali di ottobre, era stato nella piena disponibilità dell’ex sindaco Fabio Mancuso. Il Pdl, però, sta ragionando su due o tre ipotesi che sono state già prospettate al quartier generale di Bronte. Ipotesi, quelle del Pdl, che non prevedono la ricandidatura di Ferrante. Nello stesso tempo, il Sindaco vorrebbe trovare una sponda nel Megafono di Crocetta. Due mondi opposti che potrebbero incontrarsi attraverso l’annunciato approdo  del deputato regionale ex Udc, Marco Forzese che proprio ad Adrano gode di uno zoccolo duro del suo elettorato. Non a caso, Ferrante nelle scorse settimane ha voluto assegnare un secondo assessorato al gruppo politico dell’assessore e consigliere comunale Pulvirenti. Ad oggi, il Megafono di Adrano non sembra affatto attratto da una simile proposta. Anzi, il coordinatore del Megafono, Turi Marcellino, è riuscito con grande determinazione a costituire un coordinamento già parecchio attivo e a rilanciare un’alleanza di ferro con la segretaria del Pd, Adele Trovato. I democratici proseguono il loro dibattito interno, in attesa di una visione più omogenea possibile. Occorre capire quale strada intendono intraprendere le diverse anime, da Turi Liotta a Luigi Gulino, da Nicola Bertolo a Mario Vadalà. Bisogna comprendere se il Pd sceglierà una nuova e rinnovata visione delle cose, oppure se dovrà indirizzarsi verso l’“usato sicuro”. C’è anche da dire che una parte del Pd, quella della Federconsumatori di Gulino avrebbe già deciso di proporre Pino Lo Re.

La linea dell’Udc verrà dettata dai commissari Diego Di Gloria, vicino all’on. Lino Leanza, e da Vincenzo Calambrogio, approdato nel partito di Casini con il gruppo del deputato Nicola D’Agostino dopo la rottura con l’Mpa di Raffaele Lombardo. Gli autonomisti dovranno chiarire la loro posizione: una parte è rappresentata in Giunta con Ferrante, l’altra invece fa riferimento all’ex deputato regionale Mancuso. L’ex Sindaco potrebbe tornare in modo attivo nella politica adranita, anche se in campo ci sono diverse ipotesi, fra cui quella di affidare la candidatura a sindaco ad una donna. Oppure, si procederà a ricompattare l’Mpa e, dunque, a ritrovarsi attorno alla ricandidatura di Ferrante? Come detto, occorre attendere le Politiche.

A Biancavilla le candidature date per certe sono quelle del sindaco uscente Pippo Glorioso del Pd, del Movimento 5 Stelle e dell’ex presidente del Consiglio comunale Antonio Portale con il suo movimento “Uniti per la rinascita della città”. Già da diverse settimane, Glorioso ha incassato l’investitura della segreteria del Pd locale e catanese. Fra gli alleati del Sindaco, dovrebbero convergere per la ricandidatura anche l’Udc rappresentato dall’assessore Pasquale Lavenia, riferimento di Lino Leanza, dal presidente del Consiglio comunale Dino Furnari, riferimento di Nicola D’Agostino, e da singole componenti. Bisognerà capire quale sarà la posizione ufficiale e definitiva del Mpa che, comunque, dovrebbe muoversi in maniera differente rispetto agli accordi nazionali che vedono Lombardo a braccetto con Berlusconi. A confermare questo scenario è la dichiarazione dell’assessore Giuseppe Pappalardo a Video Star, commentando la sua nomina di vicesindaco, siglata nelle scorse ore. 

Rifondazione Comunista o Rivoluzione civile di Ingroia ancora non si è espressa: probabilmente, verrà fatta una lista che, però, potrebbe essere guidata da una donna anziché allearsi con Glorioso.

Il Movimento 5 Stelle non ha ancora avanzato nomi per la candidatura a Sindaco ma è prevedibile la formazione di una lista che – secondo il Non Statuto di Grillo – non potrà apparentarsi con nessun altro partito politico o lista civica che non abbia ricevuto l’ok del comico genovese. 

Rimane da capire quali passi comincerà a muovere il Pdl, all’indomani dal voto nazionale. Sembra profilarsi il ritorno in campo dell’ex sindaco Mario Cantarella a capo della componente ex An che potrebbe incassare il sostegno dei berlusconiani che fanno riferimento al deputato regionale Nino D’Asero. Del resto, quella di Mario Cantarella è l’unica proposta seria e credibile che gli ex An e il Pdl più in generale possano prospettare. Altre opzioni sono da valutare fra altre risorse nell’area dei berlusconiani, ex Forza Italia.

Sembra tramontare così la candidatura dell’ex sindaco diessino Pietro Manna, fortemente caldeggiata nelle scorse settimane dallo stesso on. D’Asero.

Le candidature (di servizio) di adraniti e biancavillesi alla Camera e al Senato

in Bacheca/Politica di
Il nostro territorio sarà presente alle elezioni Politiche del 24 e 25 febbraio. Sì, le nostre città, Adrano e Biancavilla, hanno dato il loro contributo nella formazione delle liste di quei partiti e movimenti politici che si sfideranno in campagna elettorale per la conquista di Palazzo Chigi e della maggioranza parlamentare, che, peraltro, avrà voce in capitolo nell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Non illudiamoci, torniamo con i piedi per terra, non si tratta di una svolta. Come al solito, il nostro territorio reciterà un copione già scritto, quello della comparsa.

Sono diverse quelle che in gergo vengono chiamate “candidature di servizio”. Per essere chiari, “servizio” non vogliamo intenderlo nei confronti e nei riguardi del capocorrente di partito (ci mancherebbe!), ma “servizio” inteso senz’altro come disponibilità nei confronti della cordata politica di appartenenza, per dare un contributo al progetto per l’Italia.
Il “candidato di servizio” non manifesta alcuna presunzione di c’entrare l’obiettivo: è già consapevole di restare fuori dalle comode poltrone romane. Ci sarebbe da chiedersi a cosa e a chi giova questo “servizio”. Al capo? All’esponente politico locale? E in cambio di cosa? Di certo, non servirà alla comunità che, ancora una volta, non ricaverà alcun beneficio in termini di un miglioramento della qualità dei servizi e della vita.  
  

Sono diversi i nomi che emergono dalle liste fresche di presentazione ufficiale in Tribunale. Da una rapida lettura è possibile scorgere anche alcune novità rilevanti dal punto di vista della collocazione politica.
Ad esempio, a Biancavilla viene ufficializzato il passaggio degli ex An nel gruppo “Fratelli d’Italia” di La Russa, Crosetto e Meloni, attraverso la candidatura dell’ex sindaco Mario Cantarella al 9° posto nella lista del Senato. Il trasloco era scontato, ma il gruppo del professore Cantarella ha preferito evitare scossoni all’interno del Pdl fino alla definitiva scelta del candidato sindaco per le prossime Amministrativa, scelta che – per la cronaca – non è stata ancora ufficiliazzata.
Sempre nella lista “Fratelli d’Italia” per il Senato ad essere candidato vi è un altro biancavillese d’origine Sandro Pappalardo, inserito in una posizione più favorevole rispetto a quella di Cantarella, al 3° posto, dietro a Crosetto e a Salvino Caputo. In entrambi i casi sono scarse le possibilità di rientrare fra gli eletti. 

Ad Adrano, per la Camera sono in tre i candidati a “concorrere”. Nella lista “Fratelli d’Italia” di La Russa è candidato l’ex assessore Andrea Neri al 18° posto, anche per lui in una posizione da outsider.
Nella lista de “La Destra” viene ufficializzata la collocazione politica dell’ex assessore Aldo Di Primo che, di fatto, non segue il nuovo percorso intrapreso dall’amico di sempre, il sindaco di Adrano Pippo Ferrante che rimane vicinissimo al Pdl. Per Di Primo il 7° posto.
Nel Movimento per l’Autonomia – Partito dei Siciliani c’è il consigliere comunale Federico Floresta, attuale capogruppo di “Impegno e Territorio”, il movimento politico che fa capo all’ex sindaco ed ex deputato regionale Fabio Maria Mancuso.
Fra gli altri candidati del territorio: l’ex sindaco di Belpasso Alfio Papale (7° posto nel Pdl per la Camera), il parlamentare uscente Salvo Torrisi (Pdl per il Senato), il candidato sindaco alle scorse amministrative di Paternò Nino Naso (che ufficializza il passaggio dal Mpa all’Udc ottenendo un 13° posto per la Camera), l’ex presidente della Provincia di Catania Giuseppe Castiglione (3° posto nel Pdl per la Camera).

Pdl di Biancavilla come i Maya: slitta la scelta del candidato Sindaco

in Bacheca/Politica di

Doveva essere il giorno della fumata bianca o – sarebbe meglio dire – della fumata “rossa”, il 21 dicembre per il Pdl di Biancavilla, chiamato a scegliere il candidato sindaco da presentare alle Amministrative della prossima primavera. Invece, i berlusconiani hanno preferito temporeggiare, ancora una volta.

Qualsiasi decisione è stata rinviata a dopo l’Epifania, quando torneranno a riunirsi e a guardarsi negli occhi come solo quelli del Pdl riescono a fare.

Ormai da settimane, si discute e si dibatte animatamente sull’unico nome che sarebbe stato preso in considerazione, quello dell’ex sindaco di Sinistra Pietro Manna. A ritenerlo come unico candidato vincente sarebbe stato il deputato regionale del Pdl Nino D’Asero, vero e proprio promoter del ritorno in campo di Manna.

Dopo 10 anni di amministrazione targata Centrosinistra, Manna potrebbe guidare il Centrodestra.

“Sono e rimarrò un uomo di Sinistra”, ribadisce più volte lo stesso Manna in un’intervista a Video Star. Parole che alimentano ulteriore imbarazzo fra i militanti del Pdl, chiamati a sostenere un percorso politico che loro stessi non condividono pienamente. Non a caso, qualcuno fra gli ex An avanza l’ipotesi delle “primarie del Centrodestra”, chiedendo a Manna di correre per quella parte dei berlusconiani che lo sostiene.

E sono proprio gli ex An ad aver incassato più di tutti lo sgambetto dei d’aseriani che, di fatto, con la scelta di Manna, hanno precluso ogni possibilità di ricandidatura di Mario Cantarella, ritenuta da diversi berlusconiani “debole e poco aggregante”. Il professore ormai da qualche tempo non partecipa più agli incontri. Facile comprendere lo stato d’animo: si è visto scalzato da un estraneo del partito, da colui che dovrebbe essere l’avversario politico.

Per Manna, comunque, la strada rimane in salità. Infatti, non essendo un militante di Sinistra qualsiasi, è parecchio difficile fare le valige e indossare una nuova casacca: è stato il protagonista indiscusso di un decennio, alla guida di un’Amministrazione che seppe sfruttare al meglio le opportunità del periodo, segnato da una significativa abbondanza di risorse nelle casse del Comune.

Il verdetto finale del Pdl sembra determinante nelle scelte dello stesso Manna che, al contrario, potrebbe anticipare tutti, ufficializzando la sua candidatura. Del resto, l’ex Sindaco, in tv, ha sottolineato di spendersi per la cosiddetta “società civile”, anche se, al momento, non si comprende quale sia il cartello di gruppi, movimenti ed associazioni che potrebbe sostenerlo.

Una cosa è certa, se a prevalere sarà la posizione di D’Asero si andrà alla rottura con l’ex sindaco Cantarella e con il suo gruppo. A quel punto, Cantarella approderà nel nuovo contenitore di Ignazio La Russa “Centrodestra nazionale” ribattezzato “Fratelli d’Italia”, gruppo fondato da Guido Crosetto e Giorgia Meloni.

Fuori dal Pdl, l’appoggio a Manna dovrebbe arrivare dall’amico di sempre Carmelo Randazzo, da uno dei suoi ex assessori Giosuè Sangiorgio e da Antonio Portale, suo storico ed acerrimo nemico. Quest’ultimo, però, potrebbe sganciarsi e correre da solo, come è suo solito fare.

Intanto c’è chi si spinge oltre, azzardando già una spartizione di assessori. Con Manna sindaco, un assessorato andrebbe ad un fedelissimo di D’Asero, un assessorato all’altra fetta di Pdl che sarebbe rappresentato da Vincenzo Giardina e Nino Finocchiaro, un altro a Carmelo Randazzo e l’ultimo ad Antonio Portale che, però, qualcuno vedrebbe meglio alla guida del Consiglio comunale. Siamo nel campo delle ipotesi o, per meglio dire, della fantapolitica. Speriamo, per loro, che questo progetto non rimanga soltanto una “profezia” annunciata, come quella dei Maya. Altrimenti, sarebbe destinato a fallire.

In quel caso, “ognuno risponde delle proprie azioni con impegno e senso di responsabilità”, come sottolinea Nino D’Asero nello spot per le elezioni regionali e che, a quel punto, potrebbe nuovamente ripetere per la sua inevitabile candidatura a Sindaco.

Post Scriptum

Rimaniamo disponibili ad eventuali lettere aperte e/o repliche di quanti vengono citati nell’articolo: dall’on. Nino D’Asero al dott. Pietro Manna o a quanti vorranno esprimere il loro punto di vista.

E’ possibile scrivere a redazione@symmachia.it .

“Biancavilla 5 stelle” scrive a Symmachia: “non siamo un gruppo politico, nè un’associazione. Pignataro è un semplice iscritto”

in Bacheca/Politica di
Continua a far discutere la probabile ricandidatura di Pietro Manna a sindaco di Biancavilla con l’appoggio del Pdl, o comunque di una parte dei berlusconiani che fanno riferimento al deputato Nino D’Asero.

Per primi abbiamo parlato di un possibile accordo trasversale che metterebbe insieme ex Ds con ex Socialististi, ex Pd, ex Mpa con attuali esponenti del Pdl, passando dagli amici più fidati agli avversari più acerrimi di lungo corso, come Antonio Portale, da sempre avversario politico di Manna. 
L’articolo di Symmachia, parecchio diffuso nei bar e nei circoli ricreativi (anche in fotocopia), ha suscitato clamore, così come dimostrano le condivisioni sul web, su Facebook. Il dibattito vede anche reazioni di altre fazioni del Pdl, costrette ad uscire allo scoperto e ad annunciare “progetti alternativi” a quelle dei D’Aseriani.

C’è poi chi va oltre la notizia, provando a dare lezioni di giornalismo e di stile, forte – probabilmente – della esaltante esperienza di portavoce di un autorevole esponente politico, meglio noto per il grado di parentela con un Senatore della Repubblica del territorio. 

Intanto, cominciano le prime defezioni. A smarcarsi da questo bizzarro progetto politico non è il Pdl (come qualcuno si aspettava) ma il gruppo “Biancavilla 5 Stelle” che vede, peraltro, come iscritto anche l’attuale consigliere comunale Pietro Pignataro, eletto nel 2008 con il Pd e poi resosi Indipendente di Centro.

Pignataro ha fatto pervenire a Symmachia la sua replica, già annunciata da qualche settimana.

C’è anche una lettera del gruppo Biancavilla 5 stelle che si definisce “gruppo non politico” e che non ha “interesse a fare politica”.
Per dovere di cronaca, occorre segnalare l’intervista realizzata dal giornalista Anthony Distefano proprio a Pignataro sabato 10 novembre e trasmessa durante il tg delle 20 di Video Star. Lo stesso consigliere Pignataro aveva parlato di un “gruppo prossimo al Movimento 5 Stelle” non “escludendo un candidato” ed era stato presentato come “portavoce del gruppo” e non come “semplice iscritto”, come si legge nella lettera inviata a Symmachia.
Potete vedere l’intervista in forma integrale cliccando qui

Per correttezza d’informazione vi proponiamo entrambe le lettere, in forma integrale.

Dall’intervento di Pignataro e del gruppo “Biancavilla 5 Stelle” ci asteniamo da qualsiasi commento aggiuntivo.
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Lettera del gruppo “Biancavilla Cinque Stelle”

Meetup Amici di Beppe Grillo Biancavilla

(GRUPPO NON POLITICO)

Membri del Gruppo Costitutivo
1. Messina Salvatore (responsabile)
2. Furnari Alfio (membro)
3. De Masi Angelo (responsabile giovanile)
4. Spina Giuseppe (membro)
5. Maggio Nicoletta (coordinatrice)
6. Petralia Salvatore (membro)
7. D’Aquino Giuseppe (membro)
8. Pappalardo Giuseppe (membro)
9. Pignataro Alfredo (membro)
10. Costa Antonino (membro)
11. Gregorio Gemma (coordinatrice giovanile)
12. Cimelli Nunzio (membro)
13. Ingrassia Vincenzo (membro)

Di questo gruppo tali sopra elencati sono i membri “costitutivo”. I 37 rimanenti allo stesso sono simpatizzanti e iscritti. Attualmente il responsabile locale è Messina S.
Il Pignataro è semplicemente un iscritto e non fa parte del gruppo costitutivo.
Il gruppo non è un partito politico, ne un’associazione. Non ha sede nè statuto. 
Viene rappresentato da cinquanta iscritti (50) di liberi cittadini che si confrontano attraverso meetup, banchetti e manifestazioni per concretizzare opinioni, idee e concretezze. Tale gruppo e al di fuori di legami partiti.
Tali simpatizzanti del territorio locale e di paesi limitrofi danno e acquisiscono utili suggerimenti per la comunità nella sua interezza. 
Per concludere, l’interesse di tale gruppo Biancavilla Cinque Stelle in sincronia con il Gruppo Amici di Beppe Grillo (meetup) non è quello di fare politica, ma di avere uno strumento idoneo per il bene comune della e nella comunità.
COSTRUIAMO INSIEME. CHI SALVA UNA VITA SALVA UN MONDO INTERO. 


REPLICA DEL CONSIGLIERE PIETRO PIGNATARO

All’attenzione di Symmachia
In riferimento ai vari articoli da voi pubblicati in questo ultimo periodo (sia sul giornale che in vari siti di incontro – chat – web ecc.ecc.), io non ho partecipato in nessuna riunione politica, non faccio parte di nessun partito politico, non sono stato mai tesserato in nessun partito politico, non ho mai intrapreso incarichi in Amministrazioni Comunali.
Sono stato eletto nel 2008 all’interno del P.D, fin dall’origine da Indipendente e tale sono rimasto fino ad oggi.
In questi anni ho svolto in qualità di Consigliere comunale regolarmente eletto un ruolo per il bene del paese, attenzionando problematiche inerenti lo stesso quali:
– Ambiente (Depuratore, verde pubblico, abusivismo, amianto, T.I.A., Acqua)
– Sanità (Situazione igienico – sanitariaria di luoghi pubblici e edifici)
– Sport e Politiche Giovani.
Da attenzionare anche tante scelte a favore dei cittadini che mi hanno visto contro l’attuale Amministrazione. Sono stato e continuo ad essere attento alle spese utili e/o inutili che fa l’Amministrazione comunale effettuate sino ad oggi.
Per me la politica è un hobby, una passione, una vocazione trasmessa al di fuori della sfera lavorativa.

Il giorno delle mozioni-farsa. Il Pdl in aiuto di Ferrante

in Bacheca/Politica di
Quello che doveva essere il giorno della svolta della politica di Adrano rischia di tramutarsi nell’ennesimo teatrino a cui la politica ci ha abituato. Cosa ci riserveranno? 
L’appuntamento è per questa sera, a partire dalle ore 20, quando al Municipio di via Aurelio Spampinato verrà discussa la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Pippo Ferrante, presentata nelle scorse settimane dalla maggioranza dei Consiglieri comunali, 20 su 30 consiglieri.
Si sono ritrovati insieme due fronti che, in questi quattro anni, se le sono dette di santa ragione: da un lato, gli ex Pdl oggi “Impegno e Territorio”, fedelissimi dell’ex sindaco ed ex deputato regionale Fabio Maria Mancuso, e dall’altro quelli del Pd passando per alcuni centristi che strizzano l’occhio sia all’Udc (corrente di Lino Leanza) che al Mpa. 
L’operazione – lo abbiamo detto in più occasioni – vede tanti registi, tra volpi, volpini e vecchi lupi. Da capire, però, quale soggetto politico uscirà vittorioso dall’eventuale approvazione della mozione. Per riuscire nell’impresa, occorrono almeno 20 voti favorevoli. Poi, Sindaco a casa insieme ai Consiglieri comunali. Si passerà la mano ad un commissario straordinario che dovrà gestire il vuoto politico-amministrativo fino alla primavera quando gli adraniti saranno chiamati a scegliere i nuovi rappresentanti istituzionali, peraltro alla scadenza naturale del mandato elettorale del 2008.
Sulla carta, i numeri ci sarebbero. Ma già all’indomani dalla presentazione della mozione, diversi fra i firmatari manifesterono interesse a recuperare un rapporto privilegiato con il sindaco Ferrante. Anche perchè, c’è ancora da fare la Giunta, quantomeno sei-otto caselle da riempire dopo l’azzeramento voluto proprio dal Sindaco alla vigilia delle Regionali. Gli ambasciatori si sono messi subito in movimento. Fra i dubbiosi, anche coloro che hanno appreso in ritardo che con la sfiducia al Sindaco, anche il Consiglio comunale verrebbe dichiarato decaduto. 

In campo sono scesi anche big della politica provinciale e regionale, con una schiera di deputati regionali pronti a trattare e a trovare un accordo per salvare il Sindaco. In prima linea c’è il Popolo delle Libertà del senatore Firrarello, dell’ex presidente della Provincia di Catania, Castiglione. Noi, lo avevamo già annunciato, come indiscrezione, nel post di una settimana fa, quello del 14 novembre, quando parlammo di ammiccamenti fra esponenti del Pdl e fedelissimi del sindaco Ferrante.
Ovviamente, nelle prossime ore faremo nomi e cognomi. 
In questo momento, tentiamo di comprendere le ragioni politiche che spingono il Pdl a salvare il Sindaco. 
Da un lato, c’è la rivalsa proprio del gruppo Firrarello nei confronti dell’ex deputato Mancuso, dall’altro il tentativo di rimanere in piedi per le prossime elezioni, ricostruendo l’area di Centrodestra che potrebbe includente il Pdl insieme all’area vicina ad Adolfo Urso, rappresentata proprio da Ferrante, passando per La Destra e raggiungendo anche l’Udc con una parte di autonomisti. E’ questa, in estrema sintesi, la via di fuga per il Pdl, il modo ritenuto più oppurtuno per giustificare un così clamoroso dietrofront. Quattro Consiglieri comunali potrebbero ritirare le loro firme. Ulteriore condizione, sarebbe quella di invocare le primarie di Centrodestra per la scelta del candidato sindaco, con un conseguente passo indietro di Ferrante nella sua ricandidatura automatica da Sindaco uscente. 
Ma dietro quest’operazione di facciata, potrebbe celarsi una ulteriore azione prettamente politica che riguarderebbe equilibri ed assetti che vanno oltre Adrano, a cominciare dalle imminenti scelte da dover compiere su Enti (dal Parco dell’Etna all’Acoset), nevralgici per mantenere un ruolo di prestigio. Anche su quest’aspetto torneremo più dettagliatamente. 

Per i firmatari della prima ora, in particolare i Consiglieri del Pd e di Impegno e Territorio potrebbe figurarsi un grande flop. Se il gruppo di Impegno e Territorio non ha molto da perdere dall’esito negativo dell’operazione, il Partito Democratico, invece, rischia una pesante scottatura. 
Infine, c’è anche la mozione di revoca nei confronti del presidente del Consiglio comunale Pippo Brio. Qui, i firmatari potrebbero aumentare (sulla carta sono 22), anche se per l’approvazione non è richiesto un quorum specifico come per la sfiducia al Sindaco. In questo caso, non è chiaro cosa possa accadere in caso di approvazione della mozione. E’ automatica la rimozione di Brio? Si sussurra che Brio potrebbe dimettersi all’ultimo minuto, evitando la sfiducia.
Vedremo. Vi informeremo.

Il 21 novembre la mozione per sfiduciare il Sindaco Ferrante

in Bacheca/Politica di

E’ stata ufficializzata nel primo pomeriggio di oggi, 14 novembre, la convocazione del Consiglio comunale di Adrano con all’ordine del giorno le due mozioni di sfiducia nei confronti del sindaco Pippo Ferrante e del presidente del Consiglio comunale Pippo Brio.

Come si ricorderà, avevamo annunciato ai lettori del nostro sito, in anteprima, la presentazione di questa due mozioni da parte della maggioranza dei Consiglieri comunali: 20 firmatari contro Ferrante, 22 firmatari contro Brio.

In entrambi i casi, i numeri potrebbero oscillare, dal momento che si potrebbe assistere ad un dietrofront da parte di qualche firmatario come anche l’aggiunta di altri Consiglieri comunali.

E’ evidente che l’atto politico più rilevante è quello che riguarda il capo della Giunta municipale, il sindaco Ferrante, eletto nel 2008, al turno di ballottaggio, con una maggioranza schiacciante rispetto all’altro candidato di Centrodestra, Giovanni Bulla, grazie ad un accordo con il Partito Democratico. Dopo i primi tre anni di amministrazioni, cominciarono i primi malesseri che portarono prima ad una estenuante verifica politica con l’uscita, l’ingresso e la nuova uscita dei democratici dalla squadra di Governo.

Allo stato attuale, Ferrante è senza assessori, dopo averli revocati alla vigilia delle elezioni regionali.

Contro Ferrante si è già formato un esercito di Consiglieri che vede insieme gli ex Pdl, fedelissimi dell’ex sindaco ed ex deputato regionale Fabio Mancuso, il Partito Democratico passando per il gruppo consiliare (centrista) “Adrano 2010” che è uscito dalla maggioranza di Ferrante pochi giorni fa. 

Fuori dal Palazzo, c’è la polemica e la probabile frattura tra il sindaco e i suoi amici che l’hanno sostenuto sin dal primo giorno, gli ex assessori Aldo Di Primo e Salvo Sidoti, vicini a La Destra di Nello Musumeci.

Dalla parte sua Ferrante dovrebbe avere l’unico suo consigliere comunale, Maccarrone, e i componenti dell’Udc, Palazzotto e Pulvirenti, così come il consigliere Bruno, vicinissimo a Marica Terranova che, nelle ultime settimana, proprio in vista delle Regionali, secondo indiscrezioni, avrebbe inviato segnali di avvicinamento proprio allo stesso Ferrante. In realtà, la Terranova ha giustificato il suo voto contrario alla sfiducia al Sindaco per non mischiarsi con quanti hanno sostenuto Ferrante fino all’ultimo. 

Poi ci potrebbe essere un avvicinamento con il Pdl che fa capo a Firrarello e Castiglione: pare che si sia già consumato un passaggio politico fra soggetti vicini al Sindaco, un deputato regionale Pdl e un fedele seguace di quest’ultimo. 

Da capire, anche, quale sarà la scelta del Mpa che non ha firmato le mozioni di sfiducia. 

Lo stesso Mpa si presenta fortemente frammentato sulla mozione di sfiducia al presidente Brio. Infatti, l’autonomista Brio sarà oggetto di un fuoco amico: i nuovi arrivati nel Mpa, i fedelissimi di Mancuso, voteranno contro un altro esponente dello stesso Mpa.

 

Nella foto, la convocazione del Consiglio comunale inviataci sul nostro profilo facebook dal consigliere comunale Federico Floresta, capogruppo di “Impegno e Territorio”.

 

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Telecamere in Consiglio comunale a Biancavilla. Nuova lettera di Symmachia

in Bacheca/Battaglie/Iniziative/Politica di

Una nuova lettera aperta verrà indirizzata al presidente del Consiglio comunale, Dino Furnari, per chiedere le telecamere in Consiglio comunale a Biancavilla.

Ad inviarla sarà il presidente dell’Associazione Symmachia, Angela Anzalone che, nei mesi scorsi, aveva già sollecitato le riprese integrali del Consiglio comunale.

“Non abbiamo ricevuto nessuna risposta dai Consiglieri comunali – spiega la prof.ssa Anzalone – chiederemo al nuovo presidente del Consiglio di attivarsi affinché venga dato seguito, una volta per tutte, alle promesse finora disattese del Consiglio comunale”.

In particolare, Symmachia fa riferimento ad alcuni atti di indirizzo politico già approvati nel 2009 e alle somme già individuate dall’Amministrazione comunale nei precedenti bilanci.

Sono due le proposte lanciate da Symmachia: la prima, più tradizionale, riguarda l’affidamento delle riprese ad un’emittente televisiva locale, l’altra, più moderna, riguarda l’installazione di micro-telecamere all’interno dell’Aula consiliare al fine di permettere la messa in onda in streaming e in differita on line, sul sito del Comune.

Proposta, quest’ultima, che era stata presa in considerazione in una delle  sedute del Consiglio comunale.

“I Consiglieri comunali diano esempio di trasparenza – sottolinea la prof.ssa Anzalone – anziché accusarci di fare informazione sui costi della politica, farebbero bene a proporre una linea politica responsabile, attenta e trasparente nei confronti dei cittadini, specialmente in un momento di forte disaffezione verso la politica”.

Effetto regionali: Vadalà lascia il Pd. Ma il direttivo respinge dimissioni

in News/Politica di
L’ex vicesindaco di Pippo Ferrante, Mario Vadalà vuole dimettersi e, probabilmente, lasciare il Partito Democratico. L’ha già comunicato ai vertici del Pd con una lettera dove Vadalà rassegna le sue dimissioni dagli organismi del Pd. Dimissioni che la segreteria del partito ha già respinto.
Nella sua lettera Vadalà si ritiene soddisfatto della vittoria del presidente Rosario Crocetta, pur lamentando il comportamento tenuto dal Pd alle scorse regionali. Il riferimento è senz’altro al magro risultato conseguito dal Pd di Adrano nelle scorse regionali: meno di 2000 preferenze e ancor meno quelle per il candidato locale, Vadalà per l’appunto.
E’ risultata agli occhi di tutti la frammentazione del voto del Pd fra più candidati alle scorse elezioni regionali, a discapito di Vadalà che non è andato oltre le 676 preferenze. Un risultato magro per un esponente di punta del Pd, segno che a differenza di quanto accaduto in altre parti, il partito non ha fatto quadrato attorno alla candidatura locale. 
Non a caso, altre anime del Pd hanno sostenuto il biancavillese Giuseppe Furnari (337 voti), Concetta Raia della Cgil (148 voti), Anthony Barbagallo vicino alla componente dell’ex Margherita e alla Cisl (121 voti), Giuseppe Gallettà (131 voti) e Daniele Capuana (89 voti). Senza contare, poi, che altri componenti del Pd locale hanno sostenuto apertamente la candidatura dell’adranita Tina Di Primo, candidata del sindaco Ferrante nella lista “Nello Musumeci Presidente”. 
Leggendo questi dati è facile intuire che più anime del partito, già profondamente lacerato al suo interno, ha lavorato su più fronti a discapito della candidatura locale che, comunque, a quanti seguono la politica locale era apparsa come una candidatura di servizio per il partito.
Vadalà ci ha messo la faccia e non ha gradito proprio questo atteggiamento di ulteriore divisione. Così, ha deciso di chiudere la porta ai democratici, anche se, al momento, non si conosce la sua collocazione. 
Tutto ciò è frutto anche di un risultato al quanto deludente per il Partito Democratico di Adrano, considerato che ha raggiunto neppure le 2 mila preferenze, fermandosi a poco più di 1850 voti. Insomma, tutto da rivedere all’interno della segreteria locale, soprattutto per l’avvicinarsi della campagna elettorale in vista delle Amministrative 2013. Al momento, il Pd preferisce lavorare, fianco a fianco, con il gruppo “Impegno e Territorio” che fa riferimento all’ex sindaco ed ex onorevole Fabio Maria Mancuso. Si sta mettendo a punto la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Ferrante, mozione che potrebbe essere discussa a fine mese. Ma anche quest’atto a chi gioverà? Che benefici ne trae il Partito Democratico? E perchè il Pd serve questo assist a Mancuso proprio nel momento di maggiore debolezza, considerata la sua non rielezione all’Ars? E poi, il Pd perchè ha perso due anni in una estenuante verifica politica con la maggioranza di Ferrante, uscendo, entrando e poi ancora uscendo dalla Giunta? 
Come si presenterà il Pd? Con quali personaggi? Con quale programma? Con chi dialogherà? Chi ha aggregato ad oggi? 
Domande che rivolgiamo all’attuale dirigenza per fare chiarezza nei confronti dei cittadini e, soprattutto, degli elettori dello stesso Pd.
* Nella foto dell’emittente televisiva Video Star, in primo piano Mario Vadalà e l’assessore Cunsolo.
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