La Basilica collegiata “Maria SS. dell’Elemosina” e la chiesa “Santa Maria dell’Idria” sono, da questa mattina, ufficialmente inagibili. Per questo, il sindaco Antonio Bonanno, con un’ordinanza, ne ha disposto la chiusura a “tempo indeterminato” fino a quando non verranno attuati gli interventi di messa in sicurezza utili al ripristino dell’agibilità.
Già all’indomani del sisma di magnitudo 4.6, con epicentro proprio a Biancavilla, i parroci avevano disposto la chiusura al culto delle due chiese in via cautelare. Adesso, arriva la chiusura forzata, per scongiurare rischi all’incolumità della gente.
L’inagibilità, certificata con l’ordinanza sindacale, fa seguito alle valutazioni dei tecnici della Protezione civile regionale, coadiuvati dal gruppo del reparto Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri e dagli esperti della Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania.
Ecco cosa scrivono i tecnici nei verbali
Inevitabilmente, c’è un piano pastorale da rivedere. Per la chiesa Madre, le funzioni religiose domenicali verranno celebrate nel Teatro “La Fenice”, mentre quelle feriali nella chiesa del Purgatorio. Per la chiesa dell’Idria, tutte le celebrazioni si svolgeranno nel salone parrocchiale di via Gemma.
Intanto, ieri mattina, due parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno incontrato il prevosto don Agrippino Salerno: la senatrice Tiziana Drago e la deputata Simona Suriano hanno fatto un primo sopralluogo in Basilica Collegiata, annunciando l’attenzione del “Governo nazionale”, così come ha fatto sapere pure il vicepremier Luigi Di Maio mediante il deputato regionale Giancarlo Cancelleri.
In serata, invece, su indicazione dell’arcivescovo mons. Salvatore Gristina, il vicario generale dell’Arcidiocesi di Catania, mons. Salvatore Genchi, ha fatto un sopralluogo in Basilica. Vicinanza alla comunità ecclesiale di Biancavilla pure dall’arcivescovo emerito di Catania, mons. Luigi Bommarito.