“Ancora una volta il nostro impegno di cittadini attivi nel territorio è ripagato: abbiamo appreso, con soddisfazione, che il Direttore generale dell’Asp di Catania ha divulgato una nota con cui fa chiarezza e, sostanzialmente, risponde al nostro appello per l’apertura del nuovo ospedale di Biancavilla”.
E’ il commento dell’Associazione Culturale Symmachia che, da anni, continua a tenere alta l’attenzione sulla struttura sanitaria di Biancavilla, abbandonata per 40 anni e interessata nell’ultimo decennio dai lavori di rifacimento costati – a detta della stessa Asp di Catania – ben 17 milioni di euro, stanziati dal Ministero.
“Le parole di oggi del direttore Giammanco ci lasciano ben sperare, ma noi continueremo ad essere vigili – spiegano il presidente Calogero Rapisarda e Vincenzo Ventura di Symmachia – l’Asp ha fatto chiarezza sui diversi interventi che si stanno attuando e sulle ultime verifiche agli impianti che, ovviamente, non potranno protrarsi all’infinito e auspichiamo che, in tempi rapidi, ogni adempimento possa essere concluso e si possa procedere ad aprire l’Ospedale”.
L’Associazione Symmachia aveva indirizzato la lettera, oltre che all’Asp, anche all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza a cui, in ogni caso, l’Associazione Symmachia, tramite il coordinatore Antonio Cacioppo, chiederà un incontro per illustrare una proposta sui servizi sanitari.
“L’apertura dell’Ospedale di Biancavilla è in testa alle priorità, ma puntiamo ad un rilancio complessivo dell’offerta sanitaria pubblica nel territorio, con il potenziamento del Pta di Adrano, il rafforzamento del 118, la realizzazione nei locali dell’Ospedale di Biancavilla di ambulatori per la prevenzione e lo screening del tumore alla pleura, per via della fluoroedenite, la realizzazione di una pista per l’elisoccorso. Siamo stanchi di vedere impoverito il nostro territorio che, invece, va aiutato a riprendere forza, anche con nuove strutture sanitarie e con il contributo di tutti”.