Il Comune di Adrano dica sì all’acqua pubblica e dichiari il territorio “denuclearizzato”

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La battaglia per l’acqua pubblica e per fermare il nucleare deve essere condivisa da quelle Amministrazioni comunali che hanno a cuore la sicurezza e il futuro dei cittadini.

E’ quanto ritiene l’Associazione Culturale Symmachia di Adrano e Biancavilla che ha inviato al Comune di Adrano due distinte richieste per chiedere al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale e ai Consiglieri comunali di adottare alcuni atti affinché il Comune di Adrano dica sì all’acqua pubblica e dichiari il territorio comunale “denuclearizzato”.

“Il Comune di Adrano prenda una posizione chiara sul futuro dei cittadini – spiega la prof.ssa Angela Anzalone, presidente di Symmachia – abbiamo chiesto che possa essere modificato lo Statuto comunale affinché venga riconosciuta l’acqua come bene pubblico per evitare qualsiasi forma di privatizzazione.”

Symmachia ha chiesto anche che l’Amministrazione comunale e il Consiglio comunale possa dichiarare il territorio comunale “denuclearizzato”, per evitare qualsiasi forma di insediamento per la produzione di energia nucleare.

“Non vogliamo che si ripeta ciò che la città di Adrano ha già vissuto alcuni anni fa – sottolinea la prof.ssa Anzalone – qualcuno voleva realizzare nel nostro territorio un impianto di stoccaggio di rifiuti speciali e pericolosi, la “fabbrica dei veleni”, fermata grazia alla significativa e determinante presa di posizione dei cittadini”.

 

I documenti inviati al Comune di Adrano sono disponibili anche on line su www.symmachia.it

 

Adrano, 3 giugno ’11