La Pasqua nella nuova chiesa di San Paolo. Ma il Cristo alla Colonna potrebbe rimanere fuori

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Dopo 50 anni di attese, finalmente i fedeli della comunità parrocchiale di San Paolo di Adrano hanno potuto ammirare una parte della Chiesa che comincia a prendere forma. Per la prima volta, i locali sono stati resi accessibili sabato scorso, 28 marzo, per l’inaugurazione dell’Aula Liturgica a cui ha preso l’arcivescovo metropolita di Catania mons. Salvatore Gristina, accompagnato dal parroco don Nicola Petralia. A lui si devono sforzi, impegno e tenacia per un sogno che, adesso, sembra ad un passo dalla sua completa realizzazione.

In realtà, bisognerà attendere ancora: a gennaio 2016 dovrebbero essere ultimati i lavori per poi procedere alla consacrazione della Chiesa nel giorno della festa di San Paolo, il 25 gennaio.

Nel frattempo, tutti i riti della Settimana Santa verranno celebrati all’interno dell’Aula Liturgica, ampia circa 400 metri quadri, in cui verranno collocate circa 300-400 sedie (in attesa dei banchi) per poter accogliere al meglio i fedeli che, nella settimana più importante dell’anno liturgico, si accosteranno alle diverse Celebrazioni.

C’è, però, una notizia, ancora da confermare, che sta preoccupando i parrocchiani: pare che la statua del Cristo alla Colonna (“u Cristuzzu”) non farà ingresso all’interno dell’Aula Liturgica, la sera del Giovedì Santo.

Si tratta di un momento particolarmente atteso: già dalla conclusione della Celebrazione vespertina, in tantissimi affollano la piccola chiesetta e sostano in preghiera dinnanzi l’altare della reposizione per attendere il passaggio del simulacro del Cristo che avviene, solitamente, oltre la mezzanotte.

Quest’anno la Celebrazione eucaristica del Giovedì Santo verrà officiata nell’Aula liturgica e, molto probabilmente, lì verrà allestito l’altare della reposizione (il cosiddetto “sepolcro”). Ma il simulacro del Cristo alla Colonna potrebbe rimanere fuori, al di sotto della ripida scalinata. Infatti, potrebbero esserci alcuni problemi per i portatori dovuti sia alla poca illuminazione e sia ai gradini, probabilmente poco agevoli per garantire la sicurezza delle operazioni da parte dei tanti portatori del simulacro. Ma si spera ancora.

A questo punto, potrebbe essere presa in considerazione l’ipotesi di realizzare l’altare della reposizione proprio nella piccola chiesa, come avvenuto negli scorsi anni.

Intanto, nell’Aula Liturgica il parroco, don Petralia, ha celebrato la prima Messa, in occasione della Domenica delle Palme.

“E’ una tappa intermedia – ha spiegato mons. Gristina – si conclude una lunga attesa e si annuncia la fase conclusiva dei lavori della Chiesa che rappresenterà un solido punto di riferimento non solo per la comunità parrocchiale ma per l’intera città”.

Parole di commozione e di gratitudine al Signore anche da parte di padre Petralia: “finalmente possiamo celebrare e lodare il Signore con dignità e decoro”.

LE FOTO (a cura della ditta “Pyramis Costruzioni srl”)