Le “manovre” di Palazzo. Donna al volante pericolo costante

in Ludovico Vitale di

C’eravamo lasciati, un mese fa circa, con una rosa di nomi, la quale rosa, rispetto a quelle pervenute alľopinione pubblica in questi giorni, rimane pressocchè simile, con qualche nome in meno e qualcun altro in più.
Rosa, già, come il nome di una donna. Eccezion fatta per Anna Finocchiaro ed Emma Bonino che hanno possibilità minime di farcela, sono tutti uomini coloro che ambiscono a diventare capo di stato.
Tuttavia il sottoscritto non crede a quel proverbio, ragion per cui dopo le grandi manovre di palazzo si teme un incidente (o pericolo “costante”).
Provando a ricalcare ľimpostazione di chi sta giocando questa delicata partita possiamo difatti tirare le somme e giungere ad una scaletta di dinamiche che inizieranno con il primo voto e termineranno con il prossimo presidente.
Mattarella e Amato sembrano i favoritissimi, si aspettava solo il ‘si’ di Berlusconi, che ovviamente non è arrivato.
Renzi dichiara comunque che il nome verrà fuori al quarto scrutinio (quando la maggioranza richiesta si riduce).
Il Movimento 5 Stelle inserisce nella propria lista Prodi e Bersani (poco simpatici agli occhi delľex cavaliere).
Quel che resta delle opposizioni, interne ed esterne ai partiti che stanno giocando ďattacco, tifa contro ľasse tra Renzi e Berlusconi.
Tutto “normale”.
Sarà dunque normale se alle prime tre “chiame” i nemici del ‘Patto del Nazareno’ proveranno a dare forza a un nome che spiazzerebbe Renzi costringendolo a scegliere se mantenere o rompere il patto con Berlusconi. Sarà normale che i grandi elettori sfrutteranno questo voto per ringraziare qualcuno o vendicarsi per qualcosa.
Sarà normale se, ancora per una volta, non ci sarà una donna. Io mi auguro di no.
Quel che è quasi certo è che il prossimo capo di stato sarà una persona legata in qualche modo al PD. Sia che lo elegga Forza Italia, sia che non lo elegga.
Finocchiaro, Mattarella, Chiamparino, Fassino, Veltroni, Bassanini, Prodi e Bersani, con Amato asso nella manica in caso di empasse istituzionale.
Ma le manovre di palazzo non smettono mai di stupire, quindi aspettiamoci di tutto.
In fin dei conti chi si sta eleggendo, soltanto il Presidente della Repubblica, no?