Mattarella, il primo siciliano al Quirinale.
In Parlamento passa la linea di Matteo Renzi

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Fumata Bianca. Con 665 voti il siciliano Sergio Mattarella è il dodicesimo Presidente della Repubblica italiana.

Giudice della Corte Costituzionale, 73 anni, palermitano Mattarella è stato eletto al quarto scrutinio dal Parlamento, in seduta comune, con la partecipazione dei rappresentanti delle Regioni.

Proposto dal segretario del PD, Matteo Renzi, il nuovo Capo dello Stato è stato eletto dalla Maggioranza di Governo e da Sinistra Ecologia e Libertà. Qualche voto sarebbe arrivato pure da Forza Italia, nonostante l’indicazione ufficiale di votare scheda bianca. Lega e Fratelli d’Italia hanno sostenuto ancora la candidatura del giornalista Vittorio Feltri, mentre il Movimento 5 Stelle ha votato il magistrato Ferdinando Imposimato. Alla fine, quindi, è prevalsa la linea di Renzi che ha realizzato quello che da tutti i cronisti e i maggiori opinionisti viene considerato un capolavoro politico, rivelatosi strategicamente vincente, così come, peraltro, riconosciuto dalle penne aspramente critiche nei confronti del Premier, come “Il Fatto Quotidiano” che, ieri, non ha condannato l’incapacità del Movimento 5 Stelle. Il tanto chiacchierato “Patto del Nazareno” non ha prevalso, riproponendo uno scenario simile all’elezione nel 2006 di Giorgio Napolitano, quando i berlusconiani votarono scheda bianca.

Da sempre impegnato in politica nelle fila della Democrazia Cristiana, il nuovo Presidente della Repubblica ha un curriculum di tutto rispetto. A lui si deve la legge elettorale “Mattarellum” e l’abolizione della leva obbligatoria. E’ stato deputato dal 1983 al 2008, più volte Ministro e dal 2011 giudice della Corte Costituzionale. Travolta dai fatti tristi degli anni Ottanta, la Democrazia Cristiana siciliana ha visto in Mattarella l’uomo della “bonifica” voluta da Ciriaco De Mita dopo la guida dei collusi con la mafia Vito Ciancimino e Salvo Lima.

Nel 1990 si dimise da Ministro dell’Istruzione del Governo Andreotti, in seguito alla “fiducia” posta sulla Legge Mammì che andava a ridisegnare l’assetto del sistema radiotelevisivo, aprendo, di fatto, le porte alle reti di Berlusconi.

Di estrazione cattolica, Mattarella è figlio di Bernardo, un politico democristiano chiacchierato, e fratello di Piersanti, il presidente della Regione Siciliana barbaramente ucciso dalla mafia nel 1980.