Meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e fugare ogni dubbio

in Bacheca di

 

Nello scorso numero del periodico Symmachia, com’è noto ai nostri lettori, è stato pubblicato il resoconto dell’attività amministrativa degli assessori, delegati dalla stessa associazione, Angela Anzalone e Maurizio Zignale. Le reazioni, senza ombra di dubbio prevedibili e scontate, sono state violente tanto quanto prive di contenuto. 
Qualcuno negli anni scorsi ci accusava di saper fare solo critiche senza proporre soluzioni, ci apostrofavano come demagoghi, populisti, biliosi e chi più ne ha più ne metta. Quando l’associazione Symmachia scelse di partecipare alle amministrative giurando impegno anche all’interno del palazzo comunale, non potevamo immaginare che gli stessi ci avrebbero accusato, da li a poco, di essere scesi al compromesso pur di occupare le poltrone. Fin qui nulla di nuovo, conosciamo infatti queste pratiche volte a screditare l’avversario politico, ma la bassezza di alcuni soggetti, più volte amministratori del nostro territorio (i risultati sono sotto gli occhi di tutti), diventa palpabile quando non si risparmiano dall’offendere i giovani di Symmachia. Sono stati diversi, infatti, i loro commenti su Facebook (unico posto rimastogli dove esprimere le proprie idee, se di idee si può parlare), insieme a quelli di altri noti torquemada del web, in cui affermano che i giovani di Symmachia sono servi del potere, incapaci di avere un pensiero autonomo e di essere in mala fede per un proprio tornaconto personale, colpevoli per aver difeso (non che ne avesse bisogno) la professoressa Anzalone dagli attacchi e le accuse prive di fondamento che ormai giornalmente le vengono rivolti.  I più esperti di politica avrebbero soprasseduto (in quanto più abituati all’infima politica degli insulti) ma io, da giovane inesperto, non ce l’ho fatta. Non permetterò mai e poi mai che si cerchi di insultare me e soprattutto i miei amici di viaggio al fine di arginare l’impegno, la dedizione, l’amore e l’entusiasmo che ogni giorno mettiamo a disposizione della nostra città, togliendo del tempo ai nostri interessi, ai nostri affetti personali, allo studio, al lavoro e sottraendo denaro alle nostre famiglie pur di pubblicare, da cinque anni a questa parte, il nostro periodico. 
Qualcun altro si diverte a far credere che i nostri assessori non stiano operando per il bene della città ma che stiano soltanto lavorando per le prossime elezioni, come se l’essere amministratore di una città economicamente in crisi ti possa portare a ricevere un enorme consenso. A loro rivolgo il mio più sentito dispiacere per lo stupido tentativo mal riuscito. 
Symmachia con coraggio ha scelto di esserci, di metterci la faccia, di esporre a dura prova le loro capacità in un momento in cui vi è solo bisogno di rimboccarsi le maniche e non saranno certamente le loro offese, le loro insinuazioni, il loro odio, la loro invidia a fermare il nostro fervore. Da oggi in poi ad ogni loro tentativo di screditarci risponderemo col silenzio perché è “meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e fugare ogni dubbio”.
Calogero Rapisarda