Rifiuti e criminalità: gli attentati ai Sindaci di Adrano e Biancavilla in Commissione Antimafia

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Rifiuti e criminalità organizzata. In commissione nazionale antimafia, a Roma, le due questioni legate ai territori di Paternò, Biancavilla ed Adrano, sono state affrontate nel corso dell’audizione del Procuratore generale del Tribunale di Catania, Giovanni Salvi, con alcuni stralci del colloquio con deputati e senatori (a presiedere la seduta Rosy Bindi) secretati visto le indagini ancora in corso. Primo argomento affrontato, quello relativo all’attività della criminalità organizzata, culminata con gli omicidi commessi ad Adrano, Biancavilla e Paternò nell’ambito di un riassetto organizzativo della mafia locale. L’ultimo delitto è stato commesso proprio a Paternò, la scorsa estate, quando è stato ucciso l’ex capomafia Salvatore Leanza. «Vi sono stati in questi mesi e vi sono ancora delle situazioni di forte tensione – ha evidenziato il Procuratore generale Salvi – che vanno dall’area di Biancavilla e Paternò, dove i nostri interventi hanno evitato degli omicidi che erano, in un caso, addirittura nella fase esecutiva. Abbiamo potuto ascoltare la fase immediatamente preparatoria, il fatto che le armi venivano prese dai nascondigli, provate e poi gli accordi per andare ad uccidere il capo di un’organizzazione rivale. Quindi, abbiamo potuto eseguire degli arresti in flagranza e contemporaneamente dei fermi, ma questo è un fatto che stiamo ormai considerando quasi abituale».
Dall’attività mafiosa si è passati alla questione rifiuti, puntando sulla discarica di Motta Sant’Anastasia (in questo caso il procuratore Salvi che si è riservato di rispondere in altri incontri) per arrivare alle intimidazioni ai sindaci di Santa Maria di Licodia (Totò Mastroianni), Adrano (Pippo Ferrante) e Biancavilla (Pippo Glorioso), con l’argomento sollevato dal sen. Salvo Torrisi, presente in audizione. «Proprio in questi giorni – ha risposto il procuratore Salvi – abbiamo dato conto molto dettagliato alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti delle indagini che abbiamo fatto, con esiti molto positivi. Per quello che riguarda il territorio che lei indica (riferendosi alla domanda del sen. Torrisi, ndr), sono a conoscenza di questa situazione e ci sono anche altri aspetti. E’ un settore sul quale c’è una totale attenzione. Siamo consapevoli che il settore del traffico dei rifiuti è uno dei punti centrali sia dell’infiltrazione sia dei possibili legami illegali tra imprenditoria e amministrazione».


Mary Sottile – La Sicilia 28/01/2015