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Cultura - page 2

Domenica 5 luglio al Ponte dei Saraceni per tutelare e promuovere la bellezza

in Adrano/Cultura/Iniziative di

Metti un pomeriggio d’estate diverso dal solito, in compagnia  degli amici, della famiglia per tutelare e promuovere la bellezza che, solo il nostro territorio, riesce ad offrire. E’ questo l’obiettivo dell’Associazione Culturale Symmachia che ha promosso per domenica 5 luglio, a partire dalle ore 15, un momento creativo al Ponte dei Saraceni, in territorio di Adrano.

Ideata da energiche ragazze, a cominciare da Gisella Torrisi, insieme a Sara Ricca, Noemi Bisicchia e alla presidente di Symmachia Angela Anzalone, l’iniziativa vede coinvolte tantissime realtà della Sicilia, a cominciare dei poeti del collettivo “Poetarum Circus”.

Sarà un intero pomeriggio ricco di sorprese per grandi e piccoli. Ci sarà spazio per l’arte, la fotografia, lo sport.

Il via è previsto intorno alle ore 15 con un raduno in piazza Sant’Agostino, poi la prima tappa riguarderà la pulizia dei luoghi, spesso degradati da una inciviltà dilagante e bistrattati da chi dovrebbe controllare.

Diverse le associazioni che hanno già confermato la presenza, tra cui gli scout del gruppo “Biancavilla 1” e l’Associazione artistico-culturale “Agazì”.

Ma la giornata, come detto, è incentrata sulla bellezza: per questo il laboratorio fotografico “Sikanie” di Catania insieme a tutti gli appassionati che vorranno aderire potranno immortalare le bellezze di questa porzione di territorio etneo. Come anche i pittori daranno vita ad una estemporanea di pittura. E poi la poesia e lo sport, con le passeggiate in bici e a piedi. A rifocillare tutti ci penserà il Consorzio Euroagrumi di Biancavilla che proporrà le prelibatezze e i prodotti tipici dell’Etna.

Ecco il link diretto all’evento Facebook – clicca qui

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“Roaming heart”, in uscita il nuovo disco di Dino Rubino, il biancavillese con il jazz nel sangue

in Cultura di

di Maria Agata Salamone e Samuela Mannino

Oggi giorno, epoca in cui i nostri piccoli paesi locali vengono visti solo come aridi e improduttivi, abbiamo il piacere di farvi conoscere uno dei nostri orgogli siculi. Si tratta di Dino Rubino giovane musicista nato proprio a Biancavilla. Si appassiona subito alla musica iniziando a studiare pianoforte al conservatorio V. Bellini di Catania, per poi abbandonarlo per dedicarsi allo studio della tromba. Si lascia coinvolgere dal genere jazz  rimanendo comunque legato al pianoforte, col passare del tempo decide di alternare i due strumenti creando qualcosa di originale. Oltre al suo talento vogliamo riconoscergli la grande disponibilità che ha mostrato verso di noi per questa intervista.

  • Sei una delle poche persone che è riuscita a riscuotere successo nell’ambito musicale partendo da un piccolo paese come Biancavilla. Raccontaci in breve la tua storia partendo dagli albori.

Intanto vorrei ringraziare voi tutti per l’attenzione che mi avete rivolto, ne sono molto contento. Ho avuto la fortuna di crescere in un ambiente dove la musica era una compagnia di tutti i giorni.

Mio padre, oltre ad essere stato uno dei primi batteristi jazz della provincia di Catania e aver gestito per quattro anni un piccolo e fortunato club a Biancavilla in cui si sono esibiti i più importanti jazzisti Italiani e non, ha sempre amato l’arte e soprattutto la musica, un amore che evidentemente in qualche modo mi è stato trasferito.

Non saprei dire il momento esatto in cui ho scelto di fare il musicista perché le prime immagini di vita incominciano con dei suoni; ricordo bene che a tre anni sognavo di diventare un musicista, dunque successivamente i primi gruppi coi compagni locali, le prime esibizioni live dalle suore, l’iscrizione al Conservatorio di Catania, la banda del paese diretta da Padre Chisari, le novene durante il periodo natalizio! Insomma la musica è da sempre stata la compagnia più intima.

  • Il tuo primo disco, “mi sono innamorato di te”, è stato registrato dall’etichetta Venus. Perché proprio in Giappone?

Nel 2008 presi parte alla registrazione di un disco di Francesco Cafiso per un’etichetta giapponese. Durante la recording in studio conobbi il produttore, Tetsuo Hara, e qualche mese dopo fui contattò dallo stesso per registrare un disco da leader.

Ricordo che andai in studio assieme altri musicisti con cui non avevo mai suonato e in due giorni registrammo “ Mi sono innamorato di Te”.

La session recording si è svolta in Italia ma il disco è stato pubblicato in Giappone.

Qualche tempo dopo ricevetti una telefonata da parte di una mia amica che si trovava in Giappone la quale mi raccontava di aver visto un manifesto per strada con una foto che mi ritraeva. Fu molto buffo sapere ciò!

  • Sei un po’ un’eccezione: hai la caratteristica di suonare due strumenti così diversi, il piano e la tromba. Come mai questa scelta?

Questa è una domanda che mi hanno fatto e che continuano a farmi molte persone e che di tanto in tanto, ancora oggi, mi pongo anch’io. Ho avuto un rapporto molto difficile con la tromba.

All’età di ventidue anni, nonostante avessi l’appoggio e la stima di numerosi musicisti validi, decisi di non suonarla più. Ripresi così a studiare pianoforte e solo cinque anni dopo sentii il bisogno di riprendere nuovamente l’ottone abbandonato tra le braccia.

Dal 2008 ho iniziato a suonare entrambi gli strumenti con regolarità imparando a convivere con i vantaggi e svantaggi che questa situazione bizzarra delle volte mi comporta.

  • Il tuo secondo album, “Zenzi”, è dedicato a Miriam Makeba, conosciuta anche come Mama Africa. Sappiamo che fu un’attivista politica contro il regime di apartheid in Sudafrica e che si spense poco tempo dopo la fine di un concerto contro il razzismo e la camorra, che era stato tenuto in Italia stessa per Roberto Saviano. Perché la scelta di dedicare l’album proprio a lei?

Ci sono persone che sfidano la vita con tanto coraggio riuscendo a realizzare molte cose.

Poi ce ne sono delle altre che vengono sfidate dalla vita; penso che sia soprattutto nel secondo caso in cui la vera forza e nobiltà d’animo di una persona si manifesta pienamente.

Miriam Makeba ha dimostrato di avere un coraggio e una dignità che noi tutti dovremo prendere come esempio; è stata una grande donna che ha fatto del bene all’umanità.

  • Spesso un’artista è costretto a fare una vita da nomade spostandosi per le varie città. Avverti, a volte, il bisogno di ritornare nel tuo paese, alle tue origini?

L’amore per la musica e soprattutto per tutto quello che c’è dietro la stessa mi ha portato a fare delle scelte.

Da circa un anno vivo a Parigi e passo molto tempo in viaggio tra una città e l’altra, aeroporti, stazioni, hotel, ecc ecc…

Delle volte mi manca la Sicilia con i suoi odori, il Mediterraneo, l’Etna, ma il bisogno di fare musica è più forte di qualsiasi altra cosa e non assecondarlo significherebbe soffocare una delle parti più autentiche di quello che sono.

  • Molti non seguono il proprio sogno per paura di non riuscire. Tu come sei riuscito a fare carriera? Cosa credi debba fare chi vuole intraprendere questa strada?

Chi non segue i propri sogni spesso lo fa perché li sconosce.

Quando una persona comprende che guardare la luna provoca in lei un forte senso di benessere, la sera, naturalmente, inizierà a cercarla tra le stelle.

Certo, ci saranno delle volte in cui non riuscirà a vederla per via delle nubi o forse per una leggera foschia ma continuerà comunque a cercarla perché sente che la sua anima ne ha un profondo bisogno.

Herman Hesse diceva che il primo passo per realizzare un sogno è scoprire quale sia.

Più un sogno è autentico più sarà la forza interiore che ci spingerà verso lo stesso.

  • Parlaci un po’ del tuo prossimo disco.

Vorrei raccontare una storia che riguarda la registrazione di “Roaming Heart.”

La mattina del 16 Dicembre, dopo aver preso svariati treni, arrivai in uno studio di registrazione immerso nella campagna poco fuori da Parigi.  A farmi compagnia, l’unica visto che si trattava di una session in piano solo, c’era il  quaderno su cui avevo annotato tutte le idee e musiche che intendevo registrare durante quei due giorni.

Rientrato la sera a casa, ricevetti una mail da Paolo Fresu, splendida persona e artista che da quattro anni produce i miei lavori, la quale mi chiedeva di poter ascoltare il materiale registrato durante quella prima giornata.

La mattina successiva, una volta arrivato in studio, mandai a Paolo tutta la musica registrata e intorno alle 16.00 ricevetti una sua telefonata la quale mi diceva che tutto quello che aveva ascoltato andava bene ma che gli sarebbe piaciuto se nelle ultime poche ore rimanenti, avevo tempo fino alle 20.00, avessi potuto suonare della musica improvvisata sul momento.

Finita la conversazione ricordo che non avevo nessuna voglia di suonare, sentivo soltanto il bisogno di uscire da quella stanza per schiarirmi le idee. Dietro lo studio c’era un grande parco e anche se fuori piovigginava e faceva molto freddo uscii e camminai per circa un’ora. Rientrato un po’ umidiccio iniziai a suonare per due ore di fila.

Morale della favola, la maggior parte della musica contenuta in “Roaming Heart” è stata improvvisata in quelle due ultime ore. Il disco uscirà il 16 Giugno in Italia e Francia con una coproduzione che vede la Tùk Music di Fresu e la Bonsai Music di Pierre Darmon.

 

Riportiamo qui le sue parole “Chi non segue i propri sogni spesso lo fa perché li sconosce”  è vero che troppo spesso ci viene dato tutto e dimentichiamo di rincorrere un sogno come invece ha fatto Dico riscendo ad eccellere nel suo campo.

“La Pasqua annunciata da tre diavoli”, la tradizione di Adrano su “La Repubblica”

in Cultura di

L’edizione palermitana del quotidiano “La Repubblica” ha dedicato, ieri, 2 aprile, un interessante articolo sulla rappresentazione pasquale dei “Diavulazzi di Pasquboninaa” di Adrano. L’articolo è firmato dal giornalista Gianni Bonina, il cui cognome rimanda chiaramente alle sue origini di Adrano. Apprezzata firma di diversi quotidiani, tra cui “La Stampa”, Il Domenicale del “Sole 24 Ore”, “Il Riformista”, “l’Unità” e “La Repubblica”, Bonina è autore di numerose inchieste ma anche di romanzi e saggi pubblicati a partire dal 1992.

Nell’articolo di Repubblica, Bonina racconta l’antica tradizione della sacra rappresentazione, scritta da don Anselmo Laudani, che vede tre diavoli annunciare la resurrezione di Cristo, dopo un acceso scontro tra l’Angelo e la Morte che cercano di accaparrarsi l’Umanità.

Per i lettori di Symmachia, proponiamo l’integrale versione dell’articolo pubblicato dal quotidiano nazionale.

direttore@symmachia.it

 

La Pasqua annunciata da tre diavoli. Adrano celebra un’antica tradizione

di Gianni Bonina – La Repubblica – edizione Palermo

Mille diavoli danzano e rumoreggiano a Pasqua per le vie della Sicilia, ma quei tre di Adrano che dal 1752 affrontano Michele Arcangelo, spalleggiano la Morte e si contendono l’Umanità sono forse i più simpatici. O comunque i meno diabolici o i più umani.

Hanno le loro ragioni, dopotutto: se Cristo è risorto e ha salvato gli uomini, l’Inferno chiude per fallimento e per loro è la fine. Perciò si disperano e non sanno a che diavolo votarsi. Si può allora comprendere come nel tentativo dei “diavulazzi” adraniti (più che altro un vezzeggiativo) di impossessarsi dell’anima, impersonata dall’Umanità, baleni l’estremo sforzo non tanto di metterci la coda ma di non rimettercela.

Ogni anno però finisce male: a mezzogiorno  di Pasqua i diavoli devono gridare sbuffando “Viva Maria” e la Morte rassegnarsi  a cedere l’Umanità all’Angelo, spezzando l’arco e gettandolo con la freccia sulla folla, cosa che fa credere da secoli che, al contrario di come dovrebbe essere, sarà molto fortunato riceva un pezzo di legno addosso.

“La Diavolata”, recitata in versi settecenteschi opera di un don Anzelmo Laudine oggi diventato Anselmo Laudani, è unica nel Sud Italia ed ha un suo fascino speciale non tanto per la scenografia (ispirata al rosso dell’Etna) quanto per la resa di un testo che nella sua pronuncia stentorea rinviene un senso d’Oltretomba tale da far apparire la sacra rappresentazione un rito ancestrale e tribale, in linea con i tratti africani della grande maschera demoniaca che tanti bambini ogni anno atterrisce.

Prima degli anni Ottanta “L’Angelicata” non veniva rappresentata da tempo immemorabile, pare per la presenza nelle didascalie della parola “trabucco”, che forse indicava una grande macchina necessaria a fare scendere gli angeli sul palco e causa di qualche incidente mortale. Fatto sta che gli adraniti, sospettando dei diavoli appena usciti di scena, si resero conto che è sempre un rischio mettere insieme il diavolo con l’acqua santa.

 

La Pasqua di Adrano, Biancavilla e Licodia nella tradizione.
ECCO FOTO E VIDEO

in Cultura di

Entrano nel vivo i momenti clou della Settimana Santa, i momenti cruciali dell’anno liturgico per ciascun cristiano. Nei Comuni del nostro comprensorio, gli appuntamenti pasquali saranno, come sempre, nel segno della tradizione.

Fede e devozione, insieme a folklore e alla cultura saranno gli ingredienti dell’edizione 2015 della Pasqua ad Adrano, Biancavilla e Santa Maria di Licodia.

Si comincia Giovedì Santo (2 aprile) con la Celebrazione “In Coena Domini” in tutte le chiese per ricordare l’istituzione del sacramento dell’Eucarestia, attraverso l’Ultima Cena e il rito della lavanda dei piedi. Sarà Adrano a cominciare per primo, rispetto agli altri paesi, con le manifestazioni esteriori con la lunga e partecipata processione del “Cristuzzu”, il Cristo alla Colonna che, sin dall’imbrunire, dall’omonima chiesa, nei pressi di piazza Giacomo Maggio (nota pure come “Piazza dell’Erba”) toccherà tutte le chiese per poi fare rientro a notte inoltrata, dopo il tradizionale movimento dei portatori che rallenta non poco il tragitto. Per tutta la serata sarà possibile visitare il Sacramento presso i tradizionali Altari della reposizione, spesso maldestramente chiamati “sepolcri”.

A Biancavilla, subito dopo le funzioni religiose, sarà la volta dei “Cruciddi”, brevi processioni che coinvolgono le parrocchie del centro i cui fedeli andranno a visitare gli altari della reposizione.

La mattina del Venerdì Santo è il momento della “cerca” dell’Addolorata: la processione che ad Adrano comincia alle 7 e a Biancavilla alle 6 dalla chiesa del Purgatorio, facendo tappa in ogni comunità religiosa. A Biancavilla toccante il passaggio dinnanzi ai luoghi della sofferenza: l’Ospedale cittadino e le Case di cura, come anche il tradizionale canto delle Monache Clarisse all’interno del Monastero “Santa Chiara”.

In serata due momenti tipici della tradizione del nostro territorio: ad Adrano il “Lizzante”, il Cristo morto, in perfetto silenzio per le vie del centro storico, con brevi pause in cui i coristi e il corpo bandistico intonano il popolare canto “Di Mille Colpe Reo”. Partecipano tutte le realtà associative locali; a Biancavilla i “Tri Misteri”, la processione di sette gruppi statuari che, disponendosi in ordine cronologico, ripercorrono gli ultimi momenti della vita terrena di cristo. Si tratta dei simulacri di Gesù all’Orto della chiesa di Sant’Antonio, Cristo alla Colonna della chiesa del SS. Rosario, Ecce Homo della chiesa Annunziata, Cristo porta la croce della chiesa della Mercede, il Crocifisso risorto della chiesa dell’Idria, il Cristo Morto della Basilica Collegiata, chiude la Madonna Addolorata della chiesa del Purgatorio. In processione anche l’antico cero ligneo, come segno della devozione popolare. I simulacri si riuniscono in piazza Roma in cui vengono dettate alcune preghiere e riflessioni.

La conclusione è affidata alla tradizionale “annacata” del simulacro del Cristo alla Colonna, a cura dei giovani confrati dell’Arciconfraternita del Rosario.

Il sabato santo è il giorno della meditazione, in serata la Celebrazione della Veglia pasquale. Presso la chiesa dell’Annunziata, a Biancavilla, viene rinnovata anche la pratica della “cascata da tila” che un tempo era molto atteso, specialmente dagli agricoltori, per le sorti della raccolta dell’anno: se il telo cadeva in modo regolare ci si aspettava una produzione favorevole, in caso contrario in molti tornavano a casa, cominciando a stringere la cinghia perchè credevano in un’annata da dimenticare.

L’esplosione di gioia è la domenica di Pasqua: alle 12 ad Adrano l’appuntamento è con i “Diavulazzi di Pasqua”, una rappresentazione in piazza Umberto, con figuranti di Adrano, che recitano i testi di don Anselmo Laudani. La manifestazione verrà replicata anche la sera; a Biancavilla alle 12 è il momento de “A Paci”, l’incontro tra il Cristo Risorto e la Madonna Annunziata, con il simulacro dell’Angelo che vede come ornamenti i diversi prodotti della terra, tipici del periodo.

VIDEO. La “cerca” dell’Addolorata – momento clou all’interno della Basilica Collegiata con il canto dello Stabat e il messaggio del Prevosto

VIDEO. “U Cristuzzu”. Canto “Di mille colpe reo” – Chiesa S. Francesco

GALLERY. Le foto tratte dal web (in aggiornamento)

Quando la vera cultura si fa senza grandi risorse, a Biancavilla compagnie teatrali in campo

in Cultura di

14 spettacoli per 24 date, con centinaia di spettatori il sabato e la domenica, tutto per appena 30 euro. In estrema sintesi, sono questi i “numeri” della Stagione Teatrale in corso al Teatro “La Fenice” di Biancavilla, coordinata dal Cgs-Life di Biancavilla e portata avanti grazie al coinvolgimento di tutte le associazioni e le compagnie teatrali della città.

Un cartellone variegato, pensato e studiato dai componenti delle realtà biancavillesi per accontentare tutti i gusti: dalla musica alla commedia dialettale, dai musical agli spettacoli di assoluta comicità, come l’apertura affidata al simpaticissimo Pippo Franco.

Nulla è lasciato al caso: c’è la qualità e c’è anche l’opportunità per decine di giovani e non di mettersi in gioco, di divertire e divertirsi, facendo cultura.

Sapientemente guidata da Armando Bellocchi, la macchina organizzativa vede la partecipazione di decine e decine di biancavillesi, prevalentemente giovani che hanno scelto di non arrendersi alla crisi economica.

Solitamente, infatti, è proprio la Cultura ad essere fatta fuori per prima dalla spietata crisi che non permette più ai Comuni di programmare e destinare risorse economiche come in passato, quando i cassetti erano pieni e tutto era più facile.

Così, la sfida contro la crisi si vince con la creatività, con la voglia di mettersi in gioco. A Biancavilla si continua a fare cultura e lo si fa grazie all’impegno spontaneo e alla determinazione delle realtà locali che vogliono fare teatro, che vogliono fare musica. Insomma, la vera cultura è fatta da chi vuole fare la propria parte, esprimere il proprio talento, senza pretendere qualcosa in cambio.

E’ finito il tempo in cui per fare cultura occorreva aggrapparsi al Comune, frutto di una mentalità, tipicamente paesana, che, seppur qualche vecchia resistenza, si sta cercando di invertire. Del resto, basterebbe pensare alle decine di attività portate avanti in questi anni da associazioni culturali del territorio senza chiedere contributi e finanziamenti pubblici.

Certo, il Comune deve sostenere e incoraggiare chi si propone e, finora, a tutti sono stati garantiti i servizi necessari per la realizzazione degli eventi. Anche per la Stagione teatrale, il Comune ha assicurato quanto richiesto per la buona riuscita.

Ma il segreto del successo è tutto racchiuso nella collaborazione e in una avvincente sinergia fra giovani attori e cantanti, scenografi, coreografi e registi, operatori del suono e delle luci, tutto “made in Biancavilla”.

La Kermesse teatrale è al suo giro di boa, dopo il Concerto di Capodanno dell’Orchestra giovanile dell’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania che ha fatto registrare il tutto esaurito. Da sottolineare anche la presenza di ben cinque giovani musicisti fra i componenti dell’Orchestra del “Bellini”: Lorenzo Fallica, Loredana Finocchiaro e Nicolò Cantone al violino, Enrico Caruso alle percussioni ed Emanuele Bellocchi alla tromba.

Oltre allo spettacolo comico di Pippo Franco, sono andati in scena il quintetto di fiati “Quintessenza”, il musical “Assisi 1210”, curato dai D.B. Friends con l’adattamento di Vincenzo Licari, il musical “Dolores, una suora in pagliette”, ispirato a “Sister act”, realizzato dall’Associazione “Mondo Nuovo” e “Meraviglioso – il musical” dei Giovani per i Giovani di Trapani.

Per il prossimo fine settimana, spazio alla commedia dialettale con “La bonarma di mia suocera” che verrà messa in scena dall’Associazione Città Teatro per poi tornare al musical con “Storie per Vivere” del Cgs-Life. Il 28 febbraio appuntamento musicale con il Quintetto di ottoni “Italian Brass Quintet”, il 14 e 15 marzo tornano i Quattro Soldi con la commedia “Beddi e brutti si maritunu tutti”, poi musical con il celebre Jesus Christ Superstar messo in scena dal Cgs-Life, gli ultimi due appuntamenti saranno tra aprile e maggio con un musical e una commedia di Verga e riadattata da Grasso.

VIDEO. IMMAGINI E BACKSTAGE DELLA STAGIONE TEATRALE (realizzato da Pieremanuele Sberni)

“Volevo solo un pò d’amore”, il primo romanzo della biancavillese Loredana Arcoria

in Cultura di

E’ un romanzo semplice e profondo al tempo stesso, che riesce a toccare il cuore di molti, perchè la storia raccontata da Loredana Arcoria, una scrittrice di Biancavilla alla sua prima opera, concede diversi spunti di riflessione.

“Volevo solo un pò d’amore” non è soltanto il titolo del libro, ma anche il desiderio della scrittrice, custodito silenziosamente nel suo cuore, fino a quando ha scelto di uscire fuori dal guscio, ha trovato l’amore che desiderava e ha preso quelle decisioni importanti per la sua vita.

E’ un racconto in cui molti potranno rispecchiarsi, soprattutto quanti hanno vissuto una infanzia difficile. La scrittrice biancavillese ha trovato il coraggio di mettere tutto nero su bianco, facendo partecipi tutti delle sue emozioni, i sentimenti e delle difficoltà che si traducono poi in un monito di speranza.

Il romanzo, edito da Book Sprint Edizioni, è ambientato in una delle zone più belle della Sicilia orientale, nel piccolo paesino del messinese, Letojanni. La protagonista è Moira a cui la scrittrice Arcoria trasferisce le proprie sensazioni. Si parte dagli anni vissuti in collegio dalla protagonista per giungere poi al compimento dei tre anni del figlio.

Per Moira, gli anni del collegio sono quelli più duri, segnati dai malesseri interiori, dovuti anche ai rapporti conflittuali con la madre. “Ho vissuto anni difficili, dalle suore, soffrendo la mancanza di calore della famiglia”, dice la scrittrice Arcoria.

Poi la svolta, quando riesce a vedere la realtà in modo diverso da come l’aveva affrontata. In questo modo, niente e nessuno potrà ostacolare la sua visione della vita, il suo essere veramente libera.

Loredana Arcoria, sposata e mamma di due bambini, ha sempre avuto una passione per lo sport ed in particolare per l’atletica leggera, ma anche per la scrittura a cui si è sempre affidata per sfogarsi.

Loredana è impegnata anche nel sociale, attraverso il servizio di assistenza domiciliare agli anziani e l’Associazione “V.O.I.”, i volontari ospedalieri italiani che, di recente, si è costituita pure a Biancavilla.

“Vivo nella semplice – dice Loredana Arcoria a Symmachia.it – vivo la mia vita giorno dopo giorno, ringraziando di Dio per quel poco che mi da, ma vissuto intensamente”.

Borzì, Sberni e Caracì si aggiudicano il Concorso fotografico.
Centinaia gli scatti presentati
Ecco le foto vincitrici e gli scatti più belli

in Cultura/Iniziative di

Sono tre biancavillesi Marco Borzì, Pieremanuele Sberni e Grazia Caracì i vincitori di “Aria di festa”, il concorso fotografico sulle festività patronali di Biancavilla, promosso dall’Associazione Culturale Symmachia, in collaborazione con l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” e il patrocinio del Comune di Biancavilla.

All’interno della seicentesca chiesa del Rosario, stracolma di gente, si è svolta la cerimonia di premiazione in un clima di festa e di grande partecipazione.

Il concorso fotografico ha visto una sorprendente partecipazione, soprattutto dei più giovani, impegnati con reflex, “compatte” e anche smartphone ad immortalare i momenti salienti dei giorni di festa. Così, l’Archivio della Biblioteca comunale “Gerardo Sangiorgio” si arricchisce di centinaia di scatti che documentano le festività patronali 2014, in tutte le sue forme: dai riti religiosi e le processioni, fino ai momenti popolari e folkloristici e, persino, aspetti particolarmente curiosi.

Per le tre foto più belle sono stati previsti premi da 600 euro, messi a disposizione da Carrefour Market di Biancavilla che ha immediatamente sposato l’iniziativa. Infatti, è stata una precisa scelta dell’Associazione Symmachia realizzare una manifestazione culturale a costo zero per le classe comunali, un aspetto non di poco conto.

“E’ probabilmente insolito – ha detto Vincenzo Strano, direttore di Carrefour Market – abbiamo ritenuto valida l’iniziativa di Symmachia perchè parte del basso, perchè ciascuno è chiamato a fare la propria parte, sostenendo soprattutto i più giovani nelle loro passioni e far conoscere loro le radici della comunità in cui vivono e in cui, si spera, potranno realizzarsi”.

Per i giovani dell’Associazione Symmachia che hanno ideato il concorso fotografico, il bilancio è positivo.

“Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi prefissati – ha spiegato Vincenzo Ventura dell’Associazione Symmachia – questo è il successo di tutti, di tanti giovani che hanno scelto di fare la loro parte e di realizzare l’iniziativa, di tutti i partecipanti che hanno voluto dare il loro punto di vista di questi giorni di festa. Abbiamo dimostrato che le festività patronali non sono soltanto botti, ma c’è anche la cultura che poi genera aggregazione e voglia di fare. Abbiamo già in cantiere altre attività e continueremo in questa direzione valorizzando i talenti e promuovendo ciò che di buono esiste nel nostro territorio”.

Con Ventura, altri giovani impegnati volontariamente nell’organizzazione sono stati Calogero Rapisarda, Pamela Farinato, Sara Ricca, Giuseppe Foco, Pietro Santangelo, Chiara Carrà, Agata Foco, Emanuele Alì.

A presentare la manifestazione è stato il giornalista Anthony Distefano.

A tutti i partecipanti sono stati consegnati gli attestati di partecipazione. Fra questi, anche riconoscimenti alle scuole che hanno aderito all’iniziativa: il Liceo Classico e Scientifico Verga di Adrano e la Scuola elementare paritaria Maria Ausiliatrice di Biancavilla. Ad impreziosire la cerimonia di premiazione, sono state le splendide voci dei bambini del Piccolo Coro “Don Bosco” del 1° Circolo didattico di Biancavilla. Con loro anche il dirigente scolastico, prof. Mario Amato a cui è stata consegnata una stampa dell’Icona della Madonna dell’Elemosina dal presidente dell’associazione mariana Giuseppe Santangelo.

Un riconoscimento è andato anche al gruppo Yvii che mette insieme tantissimi giovani del territorio. A portare i saluti dell’Amministrazione comunale è stata la consigliera comunale Grazia Ventura.

A valutare le foto sono stati i fotografi Angelo Cunsolo, Salvo La Spina, Raffaele Sanfilippo, i maestri d’arte Sara Ricca e Giuseppe Santangelo e gli studiosi e cultori di storia locale Teresa Castro e Carmelo Carcagnolo.

“E’ stata una scelta molto difficile – ha spiegato il fotografo Sanfilippo – abbiamo visionato foto di qualità e, oggi, siamo particolarmente contenti che a partecipare siano stati soprattutto tanti giovani. Ho già invitato gli organizzatori a proseguire in queste attività e ad avviare per il prossimo anno anche una categoria riservata ai bambini per cominciare a far capire l’importanza di questi momenti”.

Symmachia, con il suo presidente Angela Anzalone, pensa già ad altre iniziative sulla fotografia, a cominciare dalla realizzazione di un book che metta insieme gli scatti fotografici di tutti i partecipanti.

 1° Classificato – Marco Borzì

 Marco Borzì

2° Classificato – Pieremanuele Sberni

Pieremanuele Sberni

3° Classificato – Grazia Caracì

Grazia Caracì

 

Il video con le foto dei partecipanti

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Da parte di Symmachia sono doverosi alcuni ringraziamenti a chi, a titolo volontario, ha contribuito alla buona riuscita della manifestazione:

Lorenzo Scirocco e Lidia Rapisarda, insieme al personale della Biblioteca Comunale di Biancavilla per la infinita disponibilità;

Anthony Distefano per la conduzione della cerimonia di premiazione;

Giuseppe Cantarella e al gruppo Yvii per l’amplificazione;

Giovanni Stissi per la realizzazione grafica del materiale pubblicitario;

don Agrippino Salerno e Arciconfraternita del Rosario per la disponibilità della Chiesa;

Emanuele Stissi per il supporto in regia;

Carrefour Market per la sensibilità;

Bambini del Piccolo Coro Don Bosco e insegnanti;

ai canali di informazione che hanno consentito la diffusione dell’iniziativa;

Centinaia di foto presentate, domani la premiazione del Concorso sulle festività patronali alle 18.30, Chiesa del Rosario

in Cultura/Iniziative di

Si svolgerà domani, sabato 11 ottobre, alle ore 18.30, all’interno della Chiesa del Rosario, la premiazione del Concorso fotografico “Aria di festa” sulle festività patronali di Biancavilla.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale Symmachia, in collaborazione con l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina e con il patrocinio del Comune di Biancavilla, ha visto la partecipazione di tanti appassionati di fotografia dell’hinterland catanese.

Verranno assegnati premi da 600 euro alle tre foto più belle, premi messi a disposizione dallo sponsor ufficiale “Carrefour Market” di Biancavilla.

Ulteriori riconoscimenti andranno anche alle scuole e ai gruppi che hanno aderito all’iniziativa culturale, che, a costo zero, ha riscosso un notevole successo.

Durante la cerimonia, presentata dal giornalista Anthony Distefano, si svolgerà un concerto del Piccolo Coro “Don Bosco” del 1° Circolo didattico di Biancavilla.

Fra gli altri, saranno presenti il sindaco Pippo Glorioso, il direttore di Carrefour Market Vincenzo Strano, il presidente dell’Associazione Culturale Symmachia Angela Anzalone e il suo vice Calogero Rapisarda, il direttore di Symmachia Vincenzo Ventura, il presidente dell’Associazione Maria SS. dell’Elemosina Giuseppe Santangelo, il preside del Liceo “Verga” di Adrano Enzo Spinella, il dirigente scolastico del 1° Circolo Mario Amato e la direttrice dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice suor Maria Vella.

Concorso fotografico sulle festività patronali di Biancavilla
SCADENZA PARTECIPAZIONE 6 OTTOBRE
Ecco la Scheda di partecipazione e il Bando

in Cultura/Iniziative di

C’è tempo fino a lunedì 6 ottobre 2014 per presentare la scheda di partecipazione al Concorso fotografico “Aria di festa” sulle festività patronali a Biancavilla, rivolto agli amatori della fotografia.

La partecipazione è libera e gratuita e occorre realizzare almeno 5 scatti originali, a colori o in bianco e nero, relativi ai momenti popolari, folkloristici e devozionale dei giorni clou dei festeggiamenti 4 – 5 – 6 ottobre.

Tre i premi previsti: 300 euro al primo classificato, 200 euro al secondo, 100 euro al terzo, messi a disposizione da Carrefour Market di Biancavilla. Ai primi tre andranno targhe ricordo e a tutti saranno rilasciati Attestati di partecipazione.

Occorre compilare la scheda di partecipazione e inviarla per email all’indirizzo: associazione@symmachia.it

ECCO LA SCHEDA DI PARTECIPAZIONE

Scheda di partecipazione

 

ECCO IL BANDO DI PARTECIPAZIONE

Bando di partecipazione

*Attenzione: il termine per la presentazione delle Schede di partecipazione è stato prorogato fino a lunedì 6 ottobre 2014. Le richieste dovranno pervenire mediante e-mail. Nei giorni 4-5-6 ottobre la Biblioteca Comunale resterà chiusa.

INFORMAZIONI UTILI.

I giorni clou dei festeggiamenti sono: 

– 4 ottobre: in serata, processione dell’Icona bizantina della Madonna dell’Elemosina;

– 5 ottobre: festa di San Placido con processione alle ore 12 e in serata evento musicale;

– 6 ottobre: festa di San Placido con processioni, fuochi pirotecnici ed eventi musicali, tutto in serata;

– entro venerdì 10 ottobre alle ore 14: presentazione delle fotografie stampate e su supporto Cd presso Biblioteca Comunale di Villa delle Favare (orari d’ufficio: dalle ore 8.30 alle ore 14 e solo martedì e giovedì dalle ore 15.30 alle ore 18.30);

– sabato 11 ottobre alle ore 18.30: cerimonia di premiazione presso la Chiesa del Rosario (piazza Roma) con la partecipazione del Piccolo Coro “Don Bosco” del 1° Circolo Didattico.

All’iniziativa hanno aderito ufficialmente anche il Liceo Classico e Scientifico “Giovanni Verga” di Adrano e la Scuola elementare paritaria “Maria Ausiliatrice” di Biancavilla.

L’intervista a Vincenzo Ventura e Calogero Rapisarda andata in onda su Video Star (2 ottobre 2014)

 

Il servizio di TVA


manifesto concorso fotografico

Concorso fotografico “Aria di Festa” sulle festività patronali di Biancavilla
Tre premi: 300 euro – 200 euro – 100 euro. SI POTRA’ PARTECIPARE FINO AL 6 OTTOBRE

in Cultura/Iniziative di

*ATTENZIONE. Al fine di consentire la più ampia partecipazione possibile all’iniziativa, sono stati prorogati i termini di partecipazione fino al 6 ottobre 2014. Bisognerà inviare la mail a: associazione@symmachia.it

Il Concorso fotografico “Aria di Festa: i colori e l’atmosfera, la fede e il folklore delle festività patronali a Biancavilla” è gratuito e rivolto agli amatori della fotografia.
Tre i premi300 euro al primo classificato, 200 euro al secondo classificato, 100 euro al terzo classificato, messi a disposizione dallo sponsor ufficiale “Carrefour Market” di Biancavilla.

Le adesioni possono pervenire entro il 6 ottobre inviando la Scheda di partecipazione per email: associazione@symmachia.it biblioteca@comune.biancavilla.ct.itassociazione@santamariaelemosina.it .

Si tratta di un’iniziativa culturale, interamente a costo zero: non graverà sulle casse comunali, ma è portata avanti grazie all’entusiasmo, alla voglia di fare. “Aria di festa” è promosso dall’Associazione Culturale Symmachia, in collaborazione con l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” e con il patrocinio del Comune di Biancavilla.

L’invito che rivolgiamo ai tanti appassionati di fotografia è quello di tirare fuori le reflex, rispolverare le “compatte” e anche gli smarphone per immortalare i momenti tradizionali dei giorni di festa, dal 1° al 6 ottobre.

Bisognerà realizzare almeno 5 scatti, originali, a colori o in bianco e nero, stampati in formato medio-grande (preferibilmente il 20×30) e consegnati anche su supporto CD.

La consegna delle foto deve avvenire entro le ore 14 di venerdì 10 ottobre, presso la Biblioteca Comunale, a Villa delle Favare. La premiazione si svolgerà sabato 11 ottobre alle ore 18.30 presso la Chiesa del Rosario (piazza Roma).

Ecco il Bando e la scheda di partecipazione:

Bando di partecipazione

Scheda di partecipazione

manifesto concorso fotografico

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