Per l’Amministrazione comunale di Adrano si chiama “opera pubblica”, per le centinaia di automobilisti, camionisti, motociclisti e quant’altro è, più semplicemente, una trazzera. La strada che porta allo Stadio “Dell’Etna”, di contrada Difesa Luna, e allo svincolo per la strada statale 284 si presenta così: stretta, con le buche, erbacce, cassonetti in un angolo, e pure un divano due posti e un materasso semi-nuovi, utilissimi per i momenti di stress e di stanchezza quando si è costretti a fare lunghe file, quando bisogna aspettare la littorina (come si può lasciare un passaggio al livello in una strada strategica!), code a cui devono sottostare, per ragioni evidenti, anche i mezzi di soccorso. Come accaduto, ieri, con un’autoambulanza. E dire che la strada conduce alla pista dell’elisoccorso…
Troppo facile, per l’Amministrazione comunale, trincerarsi dietro il solito squallido e banale motto “non ci sono soldi”. I soldi invece ci sono, per lo meno si cercano. Basterebbe farsi una passeggiata a Palermo e recarsi al Dipartimento della Protezione Civile: diverse strade sono state finanziate attraverso i soldi destinati per le “vie di fuga” dei centri abitati. E la “trazzera dello Stadio di Adrano” è a tutti gli effetti una via di fuga. Basti pensare che l’allargamento e la messa in sicurezza del viale Dei Fiori, a Biancavilla, sono stati finanziati proprio dal Dipartimento della Protezione Civile. Ma al Comune di Adrano non lo sanno. O, forse, lo sanno e non intervengono? E perchè? Qual è il problema? Parliamone, noi come Associazione Culturale siamo pronti a fare la nostra parte.
*Foto di Federico Floresta