“Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”. Non vi è applicazione migliore della celebre locuzione della letteratura latina alla spaventosa condizione in cui sono ridotti gli Enti locali siciliani. Mentre a Roma, come a Palermo, si discute, si litiga, si urla, si fa a gara per un titolo sui giornali, i Comuni vengono espugnati da uno spietato nemico che sta divorando il tessuto sociale.
Gli Amministratori comunali sono costretti a fronteggiare situazioni spaventose che affondano le radici in un sistema malato e agonizzante che, negli anni, la classe politica ha costruito. Non è demagogia, non è populismo: purtroppo, è realtà pura e cruda che finisce per essere oggetto di slogan e annunci strumentali di “cambiamenti”, compresi quelli a “cinque stelle”, e di “rivoluzione”.
Qui, in Sicilia, più che di “rivoluzione” c’è tanto bisogno di “normalità”. Quella normalità che, ad esempio, ci consenta di vedere, finalmente, le nostre città ordinate e pulite, mettendo fine allo scenario desolante delle montagne di rifiuti in ogni angolo della città, dal centro alle periferie, negli spazi adibiti al mercato, davanti alle scuole.
Loro, gli “Onorevoli”, hanno dimostrato di appassionarsi più delle beghe interne, delle spartizioni di poltrone, dei rimpasti in Giunta, serviti quotidianamente ai Siciliani a colpi di comunicati stampa, scandalosi nella forma ed inutili nella sostenza.
Per favore, non dicano che è “rivoluzionario” da parte di questo Governo aver cancellato gli ATO: di fronte allo scempio ambientale e alla vessazione dei cittadini con le bollette salate e, in alcuni casi, illegittime, la soppressione degli ATO è un atto politico-amministrativo ovvio, scontato, anzi, fin troppo tardivo.
Se vogliamo dirla tutta, la fine delle società d’ambito è stata segnata dalla legge regionale n. 9/2010 che ha previsto, nel nostro caso, la sostituzione della “Simeto Ambiente” con altre farraginose strutture, le S.R.R., le Società per la Regolamentazione del Servizio di Gestione dei Rifiuti. Si tratta di nuovi ambiti territoriali che hanno visto la luce soltanto a luglio di quest’anno, ma che, ad oggi, non hanno ancora fissato le linee guida per il loro funzionamento. Così, i Comuni siciliani si sono ritrovati impreparati di fronte alla perentoria cessazione dell’ATO avvenuta lo scorso 30 settembre 2013, così come previsto dalla legge.
Nel prendere in mano il servizio, i nostri Sindaci sono stati costretti a prorogare, attraverso “ordinanze sindacali”, il contratto al Consorzio di ditte che, dal 2006, si occupa della gestione dei rifiuti. Una scelta sofferta ma necessaria per scongiurare l’interruzione di un pubblico servizio, così come, peraltro, ha disposto lo stesso Crocetta con l’Ordinanza n. 8 del 27 settembre 2013. Si sono dovuti adeguare anche quei Comuni, come Adrano, la cui Amministrazione comunale, ad agosto, aveva già approvato l’ARO (Ambito di Raccolta Ottimale), un Piano d’intervento per far gestire il servizio direttamente al Comune. Solo il 7 ottobre scorso, la Regione Siciliana ha dato il via libera all’ambizioso progetto della Giunta Ferrante: adesso, occorre espletare la gara d’appalto per affidare il servizio per i prossimi 7 anni. Per i funzionari del Comune, in questo modo, il costo della gestione dei rifiuti sarà di circa 3 milioni di euro, due in meno rispetto quello dell’ATO.
(Nella foto di Tva, i mezzi Dusty del cantiere di Adrano, fermi e pieni di immondizia)
Prima che si possa giungere ad un nuovo contratto e all’affidamento del servizio occorre attendere ancora alcuni mesi e i tempi sono destinati ad allungarsi qualora vi siano ricorsi. Per questa ragione, i Sindaci – come ha anche ammonito l’assessore regionale Marino – dovranno procedere a garantire il servizio in qualche modo.
La soluzione più immediata è stata la proroga alla Dusty, la ditta che si è occupata del servizio nel nostro territorio.
A Biancavilla, l’Amministrazione comunale sta ultimando la definizione del suo ARO che, per il sindaco Pippo Glorioso, verrà sottoposto alle valutazioni della Regione Siciliana entro novembre. Frattanto, la Dusty continuera a gestire il servizio fino a gennaio 2014: attualmente, la raccolta avviene regolarmente, senza alcuna difficoltà di sorta.
I principali problemi si sono verificati invece ad Adrano dove, nonostante l’ordinanza del Sindaco, il servizio non è stato espletato, con una lunga ed estenuante querelle fra la Dusty, il commissario liquidatore dell’Ato “Simeto Ambiente”, l’adranita Angelo Liggeri, e il funzionario comunale, l’ing. Salvatore Coco. Un botta e risposta che rischia, adesso, di finire nelle Aule giudiziarie per via di possibili querele incrociate fra le parti. Nello stesso tempo, la spazzatura ha invaso nuovamente le strade di Adrano.
Così, il sindaco Pippo Ferrante, con una certa determinazione, ha disposto di revocare la proroga del contratto alla Dusty e di affidare il servizio ad una nuova ditta che dovrebbe entrare a pieno regime a partire dalla prossima settimana. La nuova ditta è la Eco Burgus di Palermo.
C’è anche da aggiungere che, con la fine dell’ATO, su questa spinosa materia si separano i destini di alcuni Comuni, anche limitrofi, come Adrano e Biancavilla che fanno parte – quasi incredibilmente – di due S.R.R. diverse: Biancavilla fa parte della S.R.R. “Citta Metropolitana”, con il Comune di Paternò capofila, e Adrano rientra nella S.R.R. “Catania Provincia Nord”, con il Comune di Acireale capofila.
In ultimo, per dovere di cronaca, va evidenziato come l’emergenza rifiuti di Adrano ha rischiato di creare un rilevante danno economico a tanti lavoratori, specialmente del settore alimentare, del mercato settimanale. Un problema che è stato fortunatamente risolto grazie alla puntuale mediazione del vicesindaco e assessore allo Sviluppo economico Angela Anzalone che, in un incontro improvvisato, ha voluto ascoltare le istanze dei commercianti.
Visti i diversi sacchetti d’immondizia nell’area tradizionalmente adibita al mercato, in via San Leo e nel quartiere San Paolo, il Sindaco ha giustamente disposto la sospensione del mercato. Per venire incontro ai commercianti, sia il sindaco Ferrante che il Vicesindaco Anzalone hanno compiuto con i Vigili urbani un sopralluogo per modificare temporaneamente l’area mercatale per i generi alimentari al fine di scongiurare un disagio economico per i commercianti. Così, alle sei del mattino di venerdì 11 ottobre, l’assessore Anzalone ha coordinato la sistemazione degli ambulanti che, in questo modo, hanno potuto vendere i loro prodotti.
Tutto questo mentre Crocetta si preparava per partecipare all’ennesimo talk su Rai Due…
Ecco la documentazione relativa ai provvedimenti adottati dalle Amministrazioni comunali di Biancavilla.
Comune di Biancavilla
Ordinanza Sindacale n. 77 del 30 settembre 2013 (proroga servizio Dusty) – clicca qui
Comune di Adrano
Ordinanza sindacale n. 154 del 11 ottobre 2013 (conferimento servizio a ditta Eco Burgus) – clicca qui
Ordinanza sindacale n. 153 del 11 ottobre 2013 (revoca proroga servizio Dusty) – clicca qui
Ordinanza sindacale n. 146 del 1 ottobre 2013 (proroga servizio Dusty) – clicca qui