Rischia di rimanere condannata al degrado e all’abbandono “Casa Mirio”, il rifugio del Comune di Biancavilla, nel cuore del Parco dell’Etna. Si tratta di un vero e proprio “gioiello” incastonato in un paesaggio mozzafiato, tra il fascino della natura e i secolari alberi della pineta biancavillese. Almeno, così dovrebbe essere. In realtà, purtroppo, lo scenario è assai diverso: “Casa Mirio” continua ad essere facile bersaglio dei vandali che hanno smantellato porte e finestre, danneggiato gli interni, distrutto le pareti in cui hanno lasciato la loro traccia con scritte e “disegni” di pessimo gusto. Insomma, a “Casa Mirio” veri e propri balordi hanno rovesciato tutto il loro profondo disagio di vivere in modo civile, decoroso, nel rispetto dei luoghi, delle regole e dell’ambiente.
Ristrutturato interamente nel 2001 dall’Amministrazione Comunale, il rifugio è stato poi affidato ad altri Enti per facilitarne la salvaguardia, ma così non è stato. Anzi, negli anni, la casermetta è stata proprio dimenticata e rimane tuttora in un inspiegabile stato di abbandono da parte di chi potrebbe fare qualcosa.
Da qui, il nostro appello ad agire e ad intercettare quei finanziamenti utili che, come avvenuto in altri contesti, potrebbero consentire di restituire alla comunità un punto di riferimento alle falde dell’Etna per escursioni, gite scolastiche e molto altro ancora. Un sito che andrebbe valorizzato e, soprattutto, tutelato. Come? E’ sicuramente difficile, ma si potrebbe cominciare ad interfacciarsi con un comitato spontaneo, oggi divenuto associazione denominata proprio “Casa Mirio” che, con l’impegno e l’entusiasmo di amanti della natura di Biancavilla, ha già visto avviare numerose iniziative volte a ripulire l’intero rifugio e a trasformarlo a centro di aggregazione e di socializzazione, oltre che a far conoscere questi luoghi, soprattutto ai più piccoli. Immaginiamo quante attività potrebbero realizzarsi, molte delle quali a costo zero. Basterebbe soltanto mettere in campo delle idee e dimostrare un pizzico di sensibilità in più.
L’impegno dei cittadini andrebbe ancor più sostenuto e apprezzato, soprattutto dalle Istituzioni che dovrebbero garantire gli strumenti utili affinché “Casa Mirio” possa essere un valore aggiunto per apprezzare le nostre bellezze naturali, affinché possa essere il “gioiello” ritrovato.
La foto di copertina, pubblicata su Facebook, è di Marco Borzì.