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Biancavilla e la fluoroedenite. Symmachia propone: fondo per famiglie vittime e docufilm nelle scuole”

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Servizio TVA 15/10/2013

A Biancavilla l’ultimo caso di morte sospetta per fluoro-edenite, il minerale killer che generale il mesotelioma alla pleura, riaccende i riflettori su un problema che la città si trascina ormai da sedici anni.

Fra gli interventi da attuare, l’Associazione Symmachia chiede di garantire aiuti economici alle famiglie delle vittime.

“Occorre procedere ad una vera equiparazione normativa delle vittime di fluoro-edenite con quelle d’amianto – spiega Vincenzo Ventura di Symmachia – chiederemo direttamente al Governo nazionale e alla Regione Siciliana di istituire un fondo per concedere un aiuto economico alle famiglie che condividono questo dramma, sebbene nulla potrà far tornare in vita i loro cari”.

Viene posta anche la questione della bonifica degli edifici privati.

“Tanto è stato fatto per la bonifica degli edifici pubblici – prosegue Ventura – adesso bisogna pensare alle aree private, attraverso una strategia concreta ed economicamente realizzabile”.

Symmachia ritiene utile anche una efficace campagna di informazione e di sensibilizzazione, specialmente nelle scuole.

“Bisogna mantenere viva l’attenzione su questi temi – sottolinea Ventura – con diversi giovani stiamo pensando alla realizzazione di un docu-film perché possa essere diffuso nelle scuole affinché i giovani possano prendere coscienza del problema”.

A Biancavilla si muore d’amianto. Symmachia: “istituire fondo per aiuto alle famiglie”

in Bacheca/Battaglie/Biancavilla/Iniziative di

Si continua a morire d’amianto a Biancavilla. Sale a quota 46 il numero delle vittime per mesotelioma alla pleura originato dall’esposizione alla fluoro-edenite, il minerale killer che è stato rinvenuto, unico caso al mondo, nella cava di Monte Calvario, a Biancavilla, nel 1997.

E’ Giovanni Galvagno, 45 anni, l’ultima vittima, soffocato da quel male incurabile che ha voluto combattere fino all’ultimo. La sua è stata una battaglia portata avanti con grande dignità e con una forza d’animo incredibile.

Lo ha fatto fino all’ultimo istante, l’ha fatto principalmente per la sua famiglia, l’ha fatto attraverso la sua testimonianza di vita affinché si possa arrestare la lista di morti per amianto, troppo lunga in una realtà di poco più di 23 mila abitanti. 

Sapeva del suo destino e lo ha scritto nella sua pagina Facebook: “(…) l’unica cosa che mi fa paura non è la malattia e nè la morte, ma dover lasciare la mia famiglia, i miei cuccioli, specialmente il più piccolo che ha solo 4 anni. Ma ne sono sicuro che, quando me ne andrò, ne troverò uno speciale che mi sta aspettando, il suo nome è Gabriele”. Per Giovanni, il piccolo Gabriele è stato il suo “angelo custode”, un figlio scomparso prematuramente per una malattia che non si è riusciti a diagnosticare. 

Ha sposato in prima persona la battaglia dell’Associazione Symmachia per i defibrillatori nelle scuole di ogni ordine e grado, promuovendo la nostra proposta in alcuni Istituti scolastici. 

Sono trascorsi oramai 16 anni da quando è stata riscontrata l’altissima incidenza di tumore in un paese in cui non vi è alcun insediamento industriale: a Biancavilla, infatti, come in molti Comuni della provincia di Catania si vive principalmente di agricoltura. Ciò ha insospettito l’Istituto Superiore di Sanità che ha compiuto le prime indagini scientifiche sulle rocce laviche di Monte Calvario, una collina alla periferia del paese che, per oltre 60 anni, è stata sfruttata come cava per l’estrazione di materiali lapidei per l’edilizia.

Diverse sono state le case e gli edifici pubblici costruiti proprio con quel materiale inquinato. Per questo Biancavilla è tenuta sotto controllo costante dal Ministero dell’Ambiente, come Sito di Interesse Nazionale al pari di Priolo, Milazzo, Augusta. Ma Biancavilla rimane un caso atipico e bisogna fare i conti anche con il vuoto normativo: per Biancavilla non ci si poteva avvalere delle norme esistenti perché la fibra scoperta rappresentava un caso assolutamente nuovo.

Di recente, nuovi studi sono stati compiuti sulla qualità dell’acqua ma i campionamenti hanno sgomberato il campo dalla presenza del minerale i cui “valori di concentrazione sono nulli o comunque ben al di sotto dei valori di legge”. 

E’ da dire che – secondo gli studi anche a livello internazionale – è stato accertato come allo stato “naturale” la fluoro-edenite non comporta rischi per la salute. La pericolosità è legata alla dispersione delle fibre nell’aria, con l’introduzione nell’organismo attraverso la respirazione. Per questa ragione è decisivo l’arco temporale di esposizione alla fibra. Il periodo di incubazione è lungo e può essere compreso tra i 10 e 40 anni.

Ad oggi sono oltre 10 i milioni stanziati e già spesi per compiere un’intesa attività di bonifica che non si è ancora completata. Tutte le strade a fondo naturale sono state bitumate e gli intonaci di tutte le scuole e degli edifici pubblici (Municipio, Civico Cimitero, Campo sportivo) sono stati messi in sicurezza, attraverso forme di incapsulamento della fibra. 

Adesso, rimane da completare la bonifica di Monte Calvario che dovrà trasformarsi da luogo di morte a polmone verde di speranza e di vita. 

LA PROPOSTA. Come Symmachia, siamo convinti che sia giunto il momento che il Ministero dell’Ambiente istituisca un fondo per assicurare un sostegno economico alle famiglie che vivono e condividono, in silenzio, questo dramma. Così come sarebbe opportuno che lo Stato, in sinergia con la Regione Siciliana, possa studiare le soluzioni migliori per avviare una bonifica degli intonaci delle abitazioni private

A Giovanni Galvagno che, personalmente, ho avuto l’onore e il piacere di conoscere e di apprezzare per la sua tenacia, la sua discrezione e la sua discrezione, rivolgiamo come Symmachia un caro pensiero e ci stringiamo attorno alla famiglia alla quale esprimiamo profondo cordoglio.

 

“Un defibrillatore salvavita nelle scuole di Adrano e Biancavilla”

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“Prevedere un defibrillatore salvavita in tutte le scuole di Adrano e Biancavilla”. E’ quanto propongono Carmelo Mazzaglia e Vincenzo Ventura di Symmachia che, lunedì, presenteranno una lettera aperta ai sindaci di Adrano e Biancavilla, rispettivamente Pippo Ferrante e Pippo Glorioso, per le scuole elementari e medie, al commissario straordinario della Provincia di Catania Antonella Liotta per gli istituti superiori e al direttore dell’Asp Catania 3 Gaetano Sirna.

“I defibrillatori sono strumenti che, se usati per tempo, riescono a salvare vite umane – spiegano Carmelo Mazzaglia e Vincenzo Ventura – in questi casi la sopravvivenza è legata alla tempestività dell’intervento di soccorso. Per questo chiederemo alle autorità competenti di prevederli all’interno di tutte le scuole, specialmente nelle palestre”.

L’iniziativa di portare i defibrillatori all’interno delle scuole di ogni ordine e grado rientra nell’ambito del progetto “A scuola di cuore”, ideato da Symmachia per avviare una campagna si sensibilizzazione fra i giovani sulle tecniche di primo soccorso, sulle pratiche di rianimazione cardiopolmonare e per un corretto utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni che, secondo diverse statistiche, sono determinanti in oltre il 30% degli arresti cardiaci, molti dei quali, purtroppo, si verificano proprio negli ambienti scolastici.

“Non è necessario un personale specializzato – sottolineano Mazzaglia e Ventura – queste apparecchiature potranno essere usate direttamente dai ragazzi e dagli insegnanti. Per questa ragione, proporremo di avviare corsi di primo intervento nelle scuole, con l’aiuto di medici, della Misericordia per le scuole di Adrano e dei giovani della Croce Rossa per gli istituti di Biancavilla”.

Il defibrillatore può salvare molte giovani vite. Il corretto utilizzo di questi strumenti deve partire dai più giovani.

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