Ultime ore in carcere per l’ex presidente Totò Cuffaro. Dopo 7 anni domani lascia Rebibbia

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Ha scontato cinque dei sette anni di reclusione previsti dalla condanna per favoreggiamento alla mafia. Nessuno sconto di pena, soltanto quelli per buona condotta che si applicano a tutti i detenuti. Salvatore Totò Cuffaro domani lascerà il carcere di Rebibbia per tornare ad essere un uomo libero. E’ un Cuffaro che porta sul volto l’esperienza della detenzione, è cambiato, non vuol sentirne più di politica attiva, è intenzionato a partire per l’Africa per fare il medico ed è decisamente dimagrito rispetto alla nota foto in cui viene ritratto con il vassoio di cannoli. Un’immagine che segno l’inizio del declino politico di Cuffaro. Una fotografia che, oggi, a distanza di tanto tempo, sembra essere davvero una pagliuzza nel dilagante disastro sociale e ad una spaventosa crisi etica e politica. La “rivoluzione” di Rosario Crocetta si è sgonfiata come bolle di sapone, anzi la situazione siciliana è decisamente peggiorata rispetto all’era Cuffaro e non soltanto per la difficile e travagliata congiuntura economica.

Insomma, per dirla con Buttafuoco: “se Cuffaro avesse, solo per fare qualche esempio, nominato come assessore la propria segretaria, avesse attribuito incarichi di sottogoverno solo ad amici e militanti del suo partito, forse a quest’ora in Sicilia sarebbero arrivati i marines”.

Oggi, Cuffaro sembra un altro Cuffaro. Lontane sono le urla e gli schiamazzi in cui difendeva, a spada tratta, la classe dirigente del suo partito, la Democrazia Cristiana, attaccando aspramente Giovanni Falcone, ospite della celebre trasmissione con Michele Santoro e Maurizio Costanzo.

Cuffaro si è consegnato alla giustizia, piuttosto che darsi alla latitanza come altri politici hanno fatto. Si è consegnato prima che i Carabinieri gli mettessero le manette e a Rebibbia ha fatto ingresso il 22 gennaio 2011, quando la Cassazione rese definitiva la condanna. Chiaramente, ha pagato la sua pena. Ha rifiutato la grazia che, invece, veniva chiesta dalla madre. Domani mattina tornerà in libertà. Non si sa se tornerà nella sua Raffadali, dalla famiglia. Tra i primi impegni in agenda avrà la discussione della sua tesi in Giurisprudenza, dopo aver sostenuto l’ultimo esame tra le sbarre.