Non dar spazio alla protesta significa non dar spazio all’opinione altrui.
Il sindaco (degli amici, solo dei suoi amici, a quanto pare) ha espressamente fatto capire che non dà alcuna importanza al pensiero dei cittadini, cercando di scoraggiare chi vuol far sentire forte e chiara la sua voce.
In pratica vuole calpestare uno dei diritti fondamentali della nostra costituzione, sancito all’art.21(“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”).
Egli non ha rispetto dei suoi “datori di lavoro” e noi abbiamo tutto il dovere (oltre che il diritto, non calpestabile suo malgrado) di non arrenderci e di fare sentire ancora più forte le nostre opinioni, le nostre proposte, le nostre critiche, perché amministrare significa prendersi cura della cosa pubblica, della cosa di tutti, anche di chi non è suo amico.
Per questo farebbe bene ad aprire le orecchie e ricevere le istanze altrui, invece di tapparle e parlare a vanvera.