Vorrebbero metterci il bavaglio, vorrebbero metterlo ai cittadini. Ma non ci riusciranno

in Calogero Rapisarda di

Non dar spazio alla protesta significa non dar spazio all’opinione altrui.

Il sindaco (degli amici, solo dei suoi amici, a quanto pare) ha espressamente fatto capire che non dà alcuna importanza al pensiero dei cittadini, cercando di scoraggiare chi vuol far sentire forte e chiara la sua voce.

In pratica vuole calpestare uno dei diritti fondamentali della nostra costituzione, sancito all’art.21(“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”). 

Egli non ha rispetto dei suoi “datori di lavoro” e noi abbiamo tutto il dovere (oltre che il diritto, non calpestabile suo malgrado) di non arrenderci e di fare sentire ancora più forte le nostre opinioni, le nostre proposte, le nostre critiche, perché amministrare significa prendersi cura della cosa pubblica, della cosa di tutti, anche di chi non è suo amico.

Per questo farebbe bene ad aprire le orecchie e ricevere le istanze altrui, invece di tapparle e parlare a vanvera.